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09 Aprile 2025 - 06:16
Simone Carle aveva aperto diversi profili sui social dove raccontava la sua vita in Thailandia
Aveva deciso di inseguire i suoi sogni in una terra lontana. Aveva messo in una valigia la sua vita ed era partito per la Thailandia. Lì aveva trovato l’amore, si era costruito un futuro che però non ha avuto il tempo di saggiare. Simone Carle è morto in quella terra lontana a soli 35 anni.
Originario di Bussoleno, in val Susa, si era trasferito nel pinerolese, a Frossasco, ma dieci anni fa aveva deciso di cambiare vita e di trasferirsi nel paese asiatico, a Chiang Mai. Mentre si trovava in quella che era diventata la sua casa si è sentito male. Quando è arrivato all’ospedale i medici hanno tentato di rianimarlo, ma purtroppo per il 35enne non c’è stato niente da fare. I funerali si sono svolti ieri, il corpo sarà cremato secondo la tradizione thailandese e sarà sepolto in un tempio che si trova vicino all’abitazione di Simone.
«Era suo desiderio, da dieci anni viveva lì. Amava lo stile di vita e le credenze religiose. Era un ragazzo un po’ ribelle, ma lì aveva trovato la ragazza giusta per lui, non ho avuto modo di incontrarla, ma l’ho sentita spesso al telefono ed è come se la conoscessi» racconta la mamma che lo ricorda così: «Grazie per la tua bontà d’animo la tua generosità e per l’amore. La tua mamma».
Appassionato di magia, di carte Magic, organizzava serate ed eventi, Simone Carle era conosciuto per la sua grande vitalità, pur avendo un animo inquieto e un passato non sempre facile. Adottato all’età di due anni, aveva da qualche anno perso il padre. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, era andato a cercarli anche dall’altra parte del mondo.
«Il mio motto “Hakuna Matata”, sono tutto e niente, sono peggio dell’Ispettore Gadget» scriveva sulla sua pagina Facebook che aveva aperto insieme al canale YouTube “La mia vita in Thailand”, in cui raccontava la sua quotidianità a Chiang Mai, tra le montagne mozzafiato della Thailandia settentrionale. La cura dell’orto, il taglio di capelli dal barbiere, le visite al mercato locale. Erano alcuni dei suoi racconti video. A Chiang Mai aveva aperto un bar. Lo aveva chiamato Hakuna Matata, senza pensieri.
Probabilmente senza pensieri ha vissuto per un po’. Gli ultimi anni di vita in Thailandia tuttavia pare fossero segnati dal desiderio di lasciare il Paese del sorriso e forse tornare in Italia, o ancora cambiare nuovamente vita in un’altra località. In molti tra i commenti sulla sua pagina Facebook parlano di una volontà di andarsene da una situazione che forse cominciava a stargli stretta. La notizia della sua scomparsa è passata da un continente all’altro in poche ore grazie ai social e il profilo Facebook di Simone è diventato una pagina di ricordi.
«Eravamo in tanti a volerti bene, ci mancheranno i tuoi “uagliò”» si legge in un commento. «Con grande tristezza apprendiamo della scomparsa di Simone, un punto di riferimento per la comunità italiana a Chiang Mai e oltre - scrive un collega blogger -. Attraverso il suo gruppo Facebook e le sue instancabili attività, Simone ha saputo unire, sostenere e informare tanti connazionali lontani da casa. La sua generosità, il suo spirito d’iniziativa e la sua disponibilità resteranno nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, vanno le nostre più sincere condoglianze. Riposa in pace, Simone. Non ti dimenticheremo». «Questa è una delle foto in cui ci siamo tutti o per lo meno quasi - lo ricorda invece un amico dall’Italia -. In un momento in cui facciamo ciò che ci piaceva fare, a quei tempi, poi si cresce ognuno prende strade diverse, tu dall’altra parte del mondo , ma siamo sempre rimasti in contatto, e non mancava anno dove mi taggavi sotto questa foto in ricordo dei vecchi tempi, allora ho deciso di ricordarti così. Avrei voluto vederti ancora una volta ma il fato non lo ha permesso. Ciao Simone , buon ultimo viaggio».
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