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Salute

Amianto in Marina Militare: una sentenza storica per la salute pubblica

Il Ministero della Difesa condannato a risarcire oltre 1 milione di euro per la morte del sottotenente Clemente Crisci

Amianto in Marina Militare: una sentenza storica per la giustizia e la salute pubblica

Il Tribunale Civile di Roma ha espresso la sua sentenza

Quando si tratta di vite umane la giustizia ha mai un prezzo? Per i familiari del Sottocapo Clemente Crisi vale più di un milione di euro versati dal Ministero dalla Difesa sentenziato dal Tribunale Civile di Roma. Il militare era deceduto per mesotelioma pleurico causato dall'esposizione all'amianto durante il servizio nella Marina Militare e la sentenza di oggi non solo rappresenta una vittoria legale ma segna anche un importante passo avanti nella lotta contro i rischi legati all'amianto nelle forze armate.

Crisci Clemente aveva prestato servizio nella Marina Militare dal 1966 al 1971 e durante gli anni era stato esposto a elevate concentrazioni di amianto a bordo di unità navali di vecchia generazione. La diagnosi di mesotelioma pleurico era arrivata nel 2014 ma solo dopo la sua morte avvenuta il 19 agosto 2015 il Ministero della Difesa riconobbe la causa di servizio. Questo riconoscimento tardivo ha portato a una lunga battaglia legale culminata nella sentenza definitiva del tribunale romano.

L'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei familiari di Crisci, ha sottolineato la propria soddisfazione per l'esito della diatriba, "Non restituirà la vita a Crisci Clemente, ma imporrà la bonifica delle navi della Marina dall'amianto salvando così molte vite umane", ha dichiarato Bonanni. La sua battaglia legale non si ferma qui: continuerà a supportare i lavoratori-soldati colpiti dall'amianto e dall'uranio impoverito promuovendo la sensibilizzazione e la tutela legale delle vittime.

In relazione a questa iniziaitiva, il 12 aprile si terrà a Frascati una sessione di incontri organizzati dall'ONA APS, l'Osservatorio Vittime del Dovere e l'Accademia della Legalità, per discutere la tutela della salute e dei diritti delle vittime del dovere. Tra i partecipanti il colonnello Carlo Calcagni, testimone diretto delle conseguenze dell'esposizione a cancerogeni durante le missioni militari, e la criminologa Melissa Trombetta, esperta in crimine ambientale. L'evento sarà presieduto da Gilberto Montebello, presidente dell'ANPDI Colline Romane, e sosterrà i principi del fair play anche in ambito militare. 

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