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Istruzione

"Abbiamo una vita anche noi!": docenti e genitori si scontrano sul registro elettronico

Dopo la nota di Valditara, il confronto si fa acceso: autonomia professionale o mancanza di rispetto per le famiglie?

"Abbiamo una vita anche noi!": docenti e genitori si scontrano sul registro elettronico

"Fai attenzione a chi lavora anche alle 22:00 per aggiornare i voti, spesso su compiti che fanno venire i brividi! Ingrata!, oppure "Perché non disattivare le notifiche del registro e consultarlo solo quando si ha il tempo e la voglia? È così complicato?". Questi sono solo alcuni dei commenti, spesso accesi, che sono emersi online dopo la diffusione di una comunicazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che includeva un vademecum indirizzato alle scuole e agli operatori del settore.

Il documento ministeriale mette in evidenza l'importanza di evitare che nel registro elettronico vengano inseriti contenuti che non abbiano una funzione educativa, come attività commerciali, trasferimento di dati a soggetti non autorizzati o contenuti non essenziali, come mini-giochi o chat. Tuttavia, i commenti di genitori e docenti sull'uso del registro elettronico evidenziano una vasta gamma di opinioni, alcune anche molto distanti tra loro.

Uno dei temi più discussi è la pubblicazione dei voti nel registro elettronico durante la sera, che ha scatenato un acceso dibattito tra genitori e insegnanti. Alcuni genitori hanno infatti espresso disagio per le notifiche che arrivano a orari ritenuti inopportuni, come le 22:00. Per esempio, hanno suggerito che l'inserimento dei voti potrebbe avvenire durante le ore scolastiche, affermando: "È una questione di rispetto per le famiglie e per gli studenti. I voti si potrebbero inserire durante una pausa al mattino, no?".

D'altro canto, numerosi insegnanti hanno difeso la possibilità di gestire autonomamente il proprio tempo lavorativo, sottolineando che molti docenti hanno impegni familiari e solo la sera riescono ad aggiornare il registro. "Un insegnante può inserire i voti anche a notte fonda, perché magari ha una famiglia da gestire o altri impegni. Lo fa quando ha tempo", hanno commentato alcuni. 

La Rete dei Patti Digitali, composta da genitori e operatori scolastici, ha auspicato che il Ministero dell’Istruzione avvii una discussione sullo sviluppo di piattaforme digitali pubbliche per la gestione dei registri elettronici o, in alternativa, elabori linee guida comuni per le piattaforme private.

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