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TURISMO
11 Aprile 2025 - 17:05
L'elettromotrice FTC 17, treno storico piemontese
Qual è il destino delle vecchie stazioni ferroviarie abbandonate? In Piemonte, la regione ha deciso di valorizzarle e aprirle al pubblico, intraprendendo un ambizioso progetto per trasformarle in un museo diffuso. Il progetto si estenderà da Savigliano fino alla Valle di Lanzo.
L'assessore regionale Gian Luca Vignale ha annunciato che tra il 2023 e il 2024 la Regione Piemonte ha acquisito un patrimonio ferroviario significativo. Si parla infatti delle linee Torino-Ceres e Canavesana, che toccano 36 stazioni. A queste si aggiungono tre scali dismessi a Torino: Porta Milano, Dora e Madonna di Campagna, oltre a un impressionante arsenale di oltre 150 mezzi rotabili, tra cui locomotive, carrozze passeggeri e carri merci.
Il punto di partenza di questo progetto sarà il Museo Ferroviario di Savigliano, che verrà ulteriormente valorizzato e adeguato per ospitare il restauro di carrozze e vagoni storici. Questi pezzi unici verranno poi esposti nei vari siti del museo diffuso, creando un percorso che unisce storia e innovazione.
Uno degli interventi più significativi sarà il recupero della stazione di Porta Milano, situata su Corso Giulio Cesare, a pochi passi da Ponte Mosca. Chiusa dal 1990 e attualmente in stato di degrado, la stazione vedrà un investimento di 4,2 milioni di euro per la sua riqualificazione. L'intervento prevede il restauro dell'immobile, delle aree esterne, le esedre e i mezzi storici, oltre all'allestimento di un percorso museale.
L'assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi ha sottolineato che quest'estate ci sarà uno stop temporaneo ai treni per l'aeroporto di Caselle, dal 16 giugno al 7 settembre, per consentire gli ultimi lavori di ammodernamento sulla Torino-Ceres. Entro il 2027, si prevede di avere treni storici su tratte turistiche come Ceva-Ormea, Nizza-Acqui, Novara-Varallo e Torino-Alba, per favorire il turismo ferroviario proponendo mezzi caratteristici. Infatti, il progetto non si limita alla conservazione storica, ma mira a promuovere il territorio piemontese attraverso treni turistici calendarizzati in concomitanza con eventi di richiamo nazionale e internazionale.
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