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Messe e offerte, il Vaticano interviene: stop agli abusi

Nuovo decreto del Dicastero: i sacerdoti potranno trattenere una sola offerta per messa

Messe e offerte, il Vaticano interviene: stop agli abusi

Per contrastare pratiche scorrette legate alle offerte dei fedeli durante le messe, il Dicastero per il Clero ha emanato un nuovo decreto, con l’approvazione diretta di Papa Francesco. Il documento punta a regolare le intenzioni particolari richieste dai fedeli — spesso accompagnate da donazioni in denaro — riportando ordine in una consuetudine che, in diversi contesti, ha generato abusi.

Secondo quanto stabilito, i sacerdoti sono invitati a evitare l'accumulo di numerose intenzioni in una singola celebrazione e possono trattenere solo un'offerta per ogni messa. Le eventuali donazioni in eccesso dovranno essere devolute a favore delle parrocchie in difficoltà, con priorità per quelle presenti nei territori di missione.

Il decreto ribadisce inoltre un principio fondamentale della Chiesa: l’accesso ai sacramenti non può essere condizionato dal denaro. I parroci, dunque, non devono richiedere nulla oltre a quanto previsto dalle autorità ecclesiastiche competenti, garantendo sempre l’assistenza spirituale anche ai più poveri.

Il provvedimento arriva in un momento in cui, complice la complessità della gestione pastorale in alcune aree, si erano moltiplicate segnalazioni di comportamenti non conformi alla dottrina. Il Papa, con questa iniziativa, desidera riportare chiarezza, trasparenza e soprattutto gratuità nel cuore della missione sacerdotale.

Il tema si inserisce anche in un momento significativo per la Chiesa, in vista del Giubileo 2025, che pone l’accento su misericordia, accoglienza e rinnovamento spirituale.

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