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Torino e il dilemma delle aree cani: tra promesse e attese interminabili

Nuova area cani in arrivo a Torino, ma i tempi restano incerti

Torino e il dilemma delle aree cani: tra promesse e attese interminabili

Area cani

Nel cuore di Torino, tra le vie storiche e i giardini vincolati, si gioca una partita che coinvolge non solo gli amanti degli animali, ma anche l'intera comunità cittadina. La questione delle aree cani, tanto dibattuta quanto attesa, sembra finalmente trovare una soluzione, almeno sulla carta. Ma come spesso accade, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, o in questo caso, la burocrazia.

L'unica area cani attualmente disponibile nella Circoscrizione 1, situata nel parco Clessidra tra corso De Nicola e corso Re Umberto, potrebbe presto avere una nuova compagna. Il Comune di Torino ha infatti annunciato progressi significativi nella creazione di un nuovo spazio dedicato agli amici a quattro zampe in corso Galileo Ferraris, all'angolo con via Revel. A confermare la notizia è stato l'assessore al Verde Pubblico, Francesco Tresso, rispondendo a un'interpellanza del capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo. Dal 2023, la città, in collaborazione con la Circoscrizione 1, è alla ricerca di un nuovo spazio per soddisfare le crescenti richieste delle famiglie della zona. "Al momento - spiega Tresso - abbiamo ampliato l’area cani della Clessidra spendendo 15mila euro. Ma è difficoltoso realizzarne di nuove, quelli del centro sono giardini storici sottoposti a vincolo architettonico e paesaggistico. E poi mancano spazi sufficientemente estesi. Per regolamento servono, infatti, almeno mille metri quadrati di superficie".

La ricerca di nuovi spazi per le aree cani nel centro di Torino non è un'impresa semplice. I giardini storici, con i loro vincoli architettonici e paesaggistici, rappresentano un ostacolo non indifferente. Tuttavia, dopo l'ultimo incontro con il Centro Civico, è stata individuata un'area che risponde a tutti i criteri necessari. "I tecnici stanno lavorando per predisporre l'intervento, considerando che abbiamo anche il benestare della Soprintendenza. Definiti anche i costi di realizzazione", prosegue Tresso.

La situazione attuale mette in luce una delle sfide più grandi per le amministrazioni locali: bilanciare le esigenze dei cittadini con le complessità burocratiche e i vincoli normativi. Mentre i residenti attendono con impazienza la realizzazione di un nuovo spazio per i loro animali, le risposte tardano ad arrivare, alimentando un senso di frustrazione e incertezza. In un contesto urbano dove ogni metro quadrato è prezioso, la creazione di aree cani non è solo una questione di spazio, ma anche di qualità della vita. Le famiglie torinesi, che vedono nei loro animali domestici dei veri e propri membri della famiglia, chiedono soluzioni concrete e tempi certi. Riuscirà il Comune di Torino a rispondere a queste aspettative? La risposta, per ora, resta sospesa tra le promesse e le attese.

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