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Cronaca
17 Aprile 2025 - 11:10
Venezia
Il sogno di una gita a Venezia rischia di costare caro, almeno nei weekend da primavera a metà estate. Dal 18 aprile 2025, la città lagunare torna a far pagare il biglietto d'ingresso a turisti giornalieri e visitatori mordi e fuggi: 5 euro, che possono diventare 10 se ci si riduce all'ultimo minuto. Un ritorno che fa discutere ma che, secondo le autorità cittadine, è necessario per difendere Venezia dall’assalto del turismo predatorio.
L’esperimento del 2024 ha portato nelle casse comunali 2,4 milioni di euro. E ora si replica, ma in grande: le giornate con ingresso a pagamento salgono a 54, quasi il doppio rispetto all’anno scorso. Si comincia il 18 aprile e si prosegue, a singhiozzo, fino al 27 luglio, concentrando la tassa nei fine settimana e nei ponti festivi.
La misura è una risposta concreta all’overtourism, un fenomeno esploso nel post-Covid, che sta mettendo in ginocchio tutte le grandi città d’arte europee. Ma qui, dove le strade sono canali e la bellezza convive con una fragilità strutturale unica al mondo, il problema si fa drammatico: piazza San Marco, nel pieno dell’alta stagione, diventa una distesa di zaini, bastoni per selfie e crocieristi in calata. E intanto la città perde residenti e identità.
La tassa punta quindi a disincentivare il turismo giornaliero e a spingere verso un modello più sostenibile, premiando chi decide di fermarsi più a lungo, dormire in città e contribuire davvero all’economia locale.
Chi vorrà accedere a Venezia in uno dei 54 giorni segnati in rosso dovrà prenotare il proprio ingresso sul sito cda.ve.it, gestito da Venis Spa. Il portale, multilingua e accessibile anche da app, rilascerà un QR Code da tenere con sé e mostrare in caso di controlli.
Il contributo base è di 5 euro, ma sale a 10 euro se si prenota entro 3 giorni dalla visita. L’obbligo riguarda tutti i visitatori sopra i 14 anni che non rientrano nelle categorie esentate. Chi non paga rischia una multa da 25 a 150 euro, più i 10 euro della tassa non versata.
Obbligati al pagamento sono i visitatori giornalieri, ovvero chi arriva in città ma non soggiorna in una struttura ricettiva del Comune. Esentati, invece:
i turisti che pernottano a Venezia (ma devono comunque registrarsi),
i residenti del Veneto,
chi arriva per motivi di salute o sportivi,
parenti di residenti (entro il 3° grado),
lavoratori e studenti, secondo le specifiche del regolamento comunale.
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