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Cronaca
17 Aprile 2025 - 19:15
Politecnico e Unito sono state le due rappresentanti piemontesi all'incontro
Ora è ufficiale: Torino è la prima al mondo ad aderire alla Coalizione Globale per la Giustizia Sociale lanciata nel 2023 dall’Ilo per costituire una rete mondiale che affronti con urgenza il bisogno di giustizia sociale e promuova il lavoro dignitoso. L’adesione è stata ufficializzata a Palazzo civico al termine del Pioneers Forum con l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino come rappresentanti piemontesi.
Grande soddisfazione per il vice rettore dell’università di Torino Egidio Dansero: “La giustizia sociale è un mezzo per raggiungere la pace e nel nostro Ateneo sono già numerosi gli insegnamenti che possono contribuire a questa causa. Essendo un’università generalista trattiamo molte discipline e l’adesione alla Coalizione può solo stimolarci a indirizzare i corsi di laurea verso il tema della giustizia sociale. Un progetto di cui andiamo orgogliosi è l’università in carcere: alle persone detenute a Torino proponiamo i corsi di Giurisprudenza e Scienze politiche e l’esperienza che abbiamo maturato è riconosciuta a livello nazionale. Sarà molto utile e un’occasione di crescita confrontarci con gli altri partner che fanno parte della Coalizione”.
Anche il vice rettore del Politecnico Stefano Sacchi si accorda alle parole del suo collega: “La tecnologia è già tra noi e dobbiamo pensare insieme in che modo sfruttarla garantendo giustizia sociale, soprattutto in un momento particolare come quello attuale. La tecnologia va abbracciata, ma allo stesso tempo offerta a cittadine e cittadini una protezione sociale. Bisogna rendere le opportunità accessibili, questa sono le principali sfide”. Riguardo ai possibili progetti da condividere con la rete, Sacchi spiega: “Abbiamo molti progetti in campo, uno di questi è finalizzato a ridurre lo spreco alimentare attraverso algoritmi che mappano il territorio e permettono in tempo reale di trovare le risorse inutilizzate e redistribuirle. In Uganda ci sono, invece, delle bici-cargo che prelevano il cibo di scarto nei mercati, che viene frullato e reso nuovamente edibile”.
A proposito delle sfide presenti e future, il vice-Rettore osserva: “Come nelle rivoluzioni precedenti, le nuove tecnologie più che i lavoratori rischiano di sostituire alcune professioni. Il nostro compito è rendere queste nuove tecnologie compatibili con mestieri già esistenti e facilitare dei ‘trampolini’ verso nuove occupazioni. Se ci pensiamo, i computer non solo hanno migliorato il lavoro del dattilografo ma hanno anche offerto nuove opportunità ad altre persone. Il tema, quindi, non è solo capire quale sarà l’impatto delle tecnologie sui lavoratori ma anche immaginare quali saranno le nuove professioni. Inoltre, è necessario aiutare le imprese a utilizzare queste tecnologie. In Italia i lavoratori hanno più competenze di quelle richieste, per questo serve interagire con le imprese affinché possano impiegare al massimo i loro lavoratori”.
Non mancano le dichiarazioni della vice sindaca di Torino Michela Favaro che ha accolto con entusiasmo l’ingresso nella Coalizione: “Ci fa molto onore che l’Itcilo abbia scelto una sede istituzionale della nostra città come Palazzo civico per formalizzare questa adesione, essere la prima città ad aderire alla Coalizione è un grande motivo d’orgoglio per Torino. Viviamo un momento molto difficile e ciò vale anche per il nostro territorio alle prese con una grave crisi economica. Ci sono nuovi lavori che spesso non sono dignitosi e quindi occorre agire in fretta”.
A chiudere il Pioneers Forum è stato il direttore dell’Itcilo Christophe Perrin: “È un momento molto importante per l’ITCILO, che segna una nuova partenza per una proficua collaborazione con la Città di Torino, la Regione Piemonte e gli enti accademici del territorio”.
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