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Il caso

«Mi sto allenando per le Olimpiadi»: così il "pugile" prendeva a pugni i passanti a Torino

Un 26enne egiziano è imputato in almeno due processi per decine di aggressioni

«Mi sto allenando per le Olimpiadi»: così il "pugile" prende a pugni i passanti a Torino

Foto di repertorio

All'inizio sembrava che lo facesse per gioco, il cosiddetto "knock out game". Poi lui ha spiegato che si stava «allenando per le Olimpiadi». E c'è chi, come il suo avvocato difensore, ha chiesto una perizia, ipotizzando problemi psichiatrici. Di certo c'è che Abdelgawwad Soliman, egiziano di 26 anni, ha preso a pugni ignari passanti per mesi prima di essere arrestato. A Torino, Chieri e Milano. E qualcuno ha rischiato conseguenze fisiche gravi, come un 81enne colpito in corso Vittorio Emanuele: «Dopo la botta, sono finito a terra accanto a uno spigolo - ha raccontato in tribunale l'anziano, un ingegnere in pensione assistito dall'avvocato Giorgio Papotti - Pochi centimetri e non sarei qui a testimoniare».

Per questa vicenda Soliman è ancora a processo, dove sono emersi una serie di altri episodi raccontati in aula da altre vittime. Sarebbero decine. E, in un altro procedimento, ne sono già state riunite otto: per queste aggressioni “senza motivo” il 26enne è già stato condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere (l'accusa aveva chiesto 4 anni e 4 mesi).

Le aggressioni (quelle che hanno portato alla condanna) risalgono al periodo compreso fra il 23 marzo e il 10 giugno 2022. Per esempio, ha colpito un uomo al volto con un pugno, ha rotto il gomito a una donna che camminava davanti a lui. E via con gli assalti, compreso uno a una controllora del Gtt, che si è poi costituito parte civile. A tutto questo si aggiunge l'episodio dell'ingegnere in pensione, avvenuto il 2 giugno di tre anni fa. Quindi nel pieno del periodo di "allenamento" dell'egiziano. E pensare che questa seconda inchiesta ha rischiato di essere archiviata perché, secondo gli inquirenti, era "impossibile risalire all'autore del reato". Ma l'avvocato Papotti si è opposto e il giudice ha imposto alla Procura di continuare le indagini, cercando testimoni e telecamere di sorveglianza. Così sono emersi gli altri fascicoli e i racconti di chi ha visto Suleman tirare pugni in aria e prendere i passanti a spallate e spintoni.

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