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Cronaca
24 Aprile 2025 - 15:35
Uno dei condomini
In un angolo remoto delle Alpi piemontesi, a oltre 1.100 metri di altitudine, si ergono i condomini di Località Sistina, frazione del Comune di Monastero di Lanzo. Questi edifici sono oggi relitti di cemento, simboli di una speculazione edilizia mai chiarita. Ma come siamo arrivati a questo punto?
La storia dei condomini di Località Sistina inizia alla fine degli anni Sessanta, quando l'idea di un complesso turistico-residenziale prometteva sviluppo e benessere per la comunità locale. Tuttavia, il progetto si è presto trasformato in un incubo. I lavori, iniziati con entusiasmo, si sono trascinati fino ai primi anni Settanta, lasciando dietro di sé costruzioni mai completate o abitate. Le imprese coinvolte sono scomparse, le carte sono state inghiottite e i proprietari si sono volatilizzati. Un intero patrimonio edilizio è rimasto congelato nel tempo, inaccessibile e invendibile.
Oggi, la natura sta lentamente riprendendo il controllo. Le immagini catturate dal fotografo Albyphoto Urbex, appassionato di esplorazione urbana, hanno riacceso l'attenzione su questo mostro edilizio. Le sue fotografie mostrano pareti sventrate, interni spettrali e travi corrose dal tempo, evocando un'atmosfera che ha suscitato rabbia e incredulità nel pubblico.
La questione dei condomini di Località Sistina ha accompagnato l'intera carriera amministrativa dell'ex sindaco Nicola Ferraglia, che dal 2004 al 2019 ha cercato invano di fare chiarezza. "È difficile capire a chi sono intestati", ha dichiarato Ferraglia, sottolineando la complessità delle società fittizie coinvolte. Anche l'attuale sindaco, Maurizio Togliatti, si è trovato a ereditare questo problema, con aste giudiziarie andate deserte e un labirinto di responsabilità legali e burocratiche.
Mentre la natura continua il suo lento lavoro di riqualificazione, la domanda che continua a perturbare: cosa ne sarà di questi edifici? Le storie di investitori e religiosi in cerca di case di riposo sono ormai materiale da leggenda, scoprendo il fianco a una questione ancora spinosa.
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