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Verso il conclave

La stoccata del cardinale campione di scherma. Elisa Di Francisca: "Io tifo e prego per lui"

Giorgio Marengo, 50 anni, è di Cuneo e ha studiato a Torino. Missionario della Consolata, ha fatto lo scout nell'Agesci

La stoccata del cardinale campione di scherma. Elisa Di Francisca:  "Io tifo e prego per lui"

Il cardinale e la schermitrice

«Se solo i cardinali avessero il coraggio di farlo...», dice sul Conclave un anziano monsignore di lungo corso. Ma di fare cosa? Un papa giovane, dinamico, sorridente e capace di riscoprire una Chiesa Trionfante, quella che fu di Wojtyła. Ma allora il Sacro Collegio era composto da “giganti”, «c’erano personaggi di primo piano quali i cardinali Wyszynski, Villot, Pellegrino, Siri, Benelli, Baggio e, soprattutto, l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Franz König che fu il vero artefice dell’elezione, dopo secoli, di un Papa straniero». Oggi per il monsignore, ex diplomatico della Santa Sede, «il Sacro Collegio, in tutti i suoi componenti, ancora deve dimostrare il suo autentico valore». Ma lo Spirito Santo «ci mette del suo - aggiunge il prelato - tant’è che qualche proposta coraggiosa incomincia a fare breccia». E questa proposta coraggiosa è rappresentata dal nome del giovane cardinale piemontese (a giungo compirà 51 anni) Giorgio Marengo, nativo di Cuneo e missionario della Consolata di Torino. Uno sportivo a tutto tondo, grande appassionato e in passato campione di scherma. Per lui, a pregare perché sia eletto Papa, non ci sono solo conventi di religiose, più o meno ristrette in clausura, ma anche il “dream team” di fioretto e le campionesse Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali, Margherita Granbassi, Ilaria Salvatori, Diana Bianchedi, Francesca Bortolozzi, Giovanna Trillini e Margherita Zalaffi. E poi ci sono anche i maschietti, ma le atlete sembrano essere le più scatenate fan del cardinale schermitore. Spiega l’olimpionica medaglia d’oro a Londra Di Francisca: «Naturalmente tifo per lui, non potrebbe essere altrimenti. E aggiungo: prego per lui. Spero che diventi Papa, perché sarà certamente un grande Pontefice. Certo, di mezzo c’è il Conclave con le sue liturgie, le votazioni, le alleanze. Ma il cardinale Marengo è uno schermitore e non ho dubbi che saprà come fare per tirare la stoccata vincente, con un affondo giusto al momento buono».

Marengo è stato ordinato sacerdote nel 2001 e, un anno prima, aveva emesso la professione dei voti per i Missionari della Consolata. Fa parte degli scout (Gruppo Agesci Torino 18), e si è diplomato al liceo classico Cavour. È laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana a Roma. Il 2 aprile 2020 papa Francesco lo ha nominato prefetto apostolico di Ulan Bator e vescovo titolare di Castra Severiana. L’8 agosto 2020 ha ricevuto la consacrazione episcopale, nel santuario della Consolata dal cardinale Luis Antonio Tagle (oggi anche lui papabile), co-celebranti Cesare Nosiglia, già arcivescovo metropolita di Torino, e il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito. Il 29 maggio 2022, al termine del Regina Caeli, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale come presbitero di San Giuda Taddeo Apostolo. È stato il più giovane vescovo cattolico italiano fino all’8 marzo 2021, giorno della nomina episcopale di padre Christian Carlassare. Fino al 7 dicembre 2024, giorno della creazione cardinalizia di Mykola Bycok (un alto papabile), è stato anche il membro più giovane del collegio cardinalizio. Marengo entra prepotentemente nella classifica dei 10 cardinali papabili del Conclave e, negli ultimi giorni, ha scalato numerose posizioni. Secondo i rumors che si percepiscono entro le mura leonine, il porporato di Cuneo sarebbe l’unico italiano che otterrebbe un consenso generalizzato da parte dei cardinali stranieri, «perché il suo ministero lo ha sempre svolto fuori dall’Italia - spiega il monsignore di prima - e non subirebbe condizionamenti di sorta». Per ora il classico “Toto Papa” vede ancora in testa l’arcivescovo di Stoccolma Andres Arborelius, mentre il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa è fermo alla seconda posizione. Al terzo posto Marengo che un giorno prima era solo decimo. Quarto il porporato africano tradizionalista Fridolin Besongu. Perdono consensi Pietro Parolin, improvvisamente in discesa libera, Lazzaro You Heung-sik, Luis Antonio Tagle, il giovane Mykola Bychok e l’arcivescovo di Torino Roberto Repole.

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