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Primo maggio
01 Maggio 2025 - 19:16
Il Concertone del Primo Maggio, evento simbolo del lavoro e dei diritti, si è trasformato anche quest’anno in una grande piazza di riflessione civile. Tra le note, gli applausi e le voci degli artisti che si sono alternati sul palco di Piazza San Giovanni, si è levato forte il richiamo alla sicurezza sul lavoro, una vera emergenza nazionale.
Durante l’evento, condotto da Noemi, Ermal Meta e BigMama, è stato ricordato un dato drammatico: 2.469 lavoratrici e lavoratori hanno perso la vita sul posto di lavoro dal 2023 a oggi, di cui 338 solo nei primi mesi del 2025. Numeri che pesano come macigni e che parlano di una media agghiacciante: tre morti al giorno.
In questo contesto è stato citato un passaggio significativo dell’intervento di Papa Francesco, che ha definito la situazione “un bollettino di guerra”. Parole forti, pronunciate con l’urgenza di chi chiede un cambiamento profondo:
“A volte sembra di sentire un bollettino di guerra. Questo accade quando il lavoro si disumanizza, e invece di essere uno strumento con cui l'essere umano realizza se stesso, diventa una corsa esasperata al profitto. E questo è brutto. La sicurezza sul lavoro è come l'aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi. Siamo esseri umani e non macchinari, persone uniche e non pezzi di ricambio.”
Un messaggio condiviso e amplificato da artisti e pubblico, che si sono uniti in un applauso lungo e commosso. La musica, come spesso accade, ha fatto da cassa di risonanza a un tema che riguarda la dignità stessa del lavoro. Perché la festa del 1° maggio non può ignorare chi, lavorando, non ha più fatto ritorno a casa.
Il Concertone ha così ribadito la sua doppia anima: intrattenimento e impegno. E quest’anno, più che mai, il palco ha parlato anche per chi non può più farlo.
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