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emergenza
02 Maggio 2025 - 18:25
Con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, torna l’allarme zanzare e il rischio delle malattie di cui sono vettori, tra cui la Dengue. I dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) indicano che dal 1° gennaio al 3 dicembre 2024 in Italia sono stati segnalati 693 casi confermati di Dengue, di cui 213 autoctoni e 480 importati. Oltre alla Dengue, sono stati riscontrati 7 casi di Zika Virus, 15 di Chikungunya, 50 di infezioni neuro-invasiva da TBE e 90 casi confermati di Toscana Virus, dimostrando la crescente diffusione di malattie trasmesse da insetti.
Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha sottolineato all'Adnkronos l’importanza di un’azione preventiva da parte delle amministrazioni comunali. "Parliamo spesso della biodiversità nelle nostre città, ma non dovrebbe essere una scusa per trascurare le aree verdi. La disinfestazione è fondamentale, soprattutto nei mesi di maggio e giugno, quando le zanzare depongono le uova", ha dichiarato. La mancanza di fondi e una scarsa lungimiranza nella prevenzione sono tra i principali ostacoli che frenano un intervento efficace contro la proliferazione delle zanzare.
L’infettivologo ha inoltre evidenziato il rischio che la Dengue possa diventare endemica in Italia a causa della presenza ormai consolidata della zanzara tigre (Aedes albopictus). A questo si aggiungono i casi importati, che aumentano con i viaggi nei paesi in cui la Dengue è già endemica, come il Sud America.
Un esempio concreto di prevenzione è quello del Comune di Fano, che lo scorso anno ha registrato oltre 130 casi di Dengue. In risposta, l’amministrazione ha emanato un’ordinanza con misure obbligatorie per prevenire la diffusione delle malattie trasmesse dalle zanzare. Le disposizioni invitano cittadini, enti pubblici e soggetti privati a:
Eliminare accumuli di acqua piovana, che favoriscono la riproduzione delle zanzare.
Mantenere puliti cortili e giardini.
Trattare regolarmente tombini, fontane e vasche con larvicidi.
Evitare ristagni d’acqua nei cimiteri, vivai e cantieri, luoghi considerati ad alto rischio.
Mentre in Italia la Dengue è ancora un fenomeno limitato, in alcuni paesi il virus rappresenta un’emergenza sanitaria. Dall’inizio del 2025, il Brasile ha registrato oltre un milione di casi e 668 vittime confermate. Sebbene questi numeri siano inferiori a quelli del 2024 (con 4 milioni di contagi e 3.809 decessi nello stesso periodo), il rischio resta elevato.
L'emergenza Dengue in Brasile
L’entomologo Augusto Scirocchi ha spiegato che le zanzare depongono le uova in luoghi inaspettati. "Oltre ai parchi pubblici, che andrebbero sempre tenuti puliti, bisogna prestare attenzione ai terrazzi, tombini e cimiteri, i luoghi preferiti per la riproduzione delle zanzare", ha detto. La prevenzione in questo periodo dell’anno è cruciale e può essere effettuata con insetticidi biologici o più aggressivi, a seconda della necessità. Anche le amministrazioni devono fare la loro parte. "Roma, ad esempio, dovrebbe trattare tutti i tombini con insetticidi specifici, ma ci sono caditoie storiche che non vengono controllate da anni", ha denunciato Scirocchi.
L’ISS ricorda che la Dengue può manifestarsi in forma lieve o grave, con sintomi quali:
Febbre alta.
Mal di testa acuto.
Dolori muscolari e articolari intensi.
Nausea e vomito.
Irritazioni cutanee.
Per confermare l’infezione è necessario un test di laboratorio specifico. Il vaccino Qdenga, disponibile in Italia, è indicato per la prevenzione del virus, soprattutto per chi viaggia in paesi a rischio.
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