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«Verso la guerra totale». Missili indiani sul Pakistan

Cresce la tensione internazionale dopo l'attacco. Almeno 34 civili morti

«Verso la guerra totale». Missili indiani sul Pakistan

Non si arrestano le tensioni tra India e Pakistan. Nella mattinata l’esercito indiano ha avviato un attacco missilistico contro obiettivi «terroristici» nel territorio pakistano del Punjab e alcune infrastrutture in sei città del Kashmir controllato dal Pakistan. Il bilancio è di almeno 34 civili morti negli attacchi reciproci. Si tratta del più grave scontro militare tra i due Paesi negli ultimi 20 anni.

L’India ha definito l’attacco «mirato» sostenendo che siano stati «colpiti campidiaddestramentoditerroristi». D’altro canto, il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha affermato che l’India «ha condotto attacchi vigliacchi in cinque località del territorio amministrato da Islamabad». Sharif, ha anche avvertito che il suo Paese «ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra».

Le reazioni internazionali sono preoccupate. «Il mondo non può permettersi uno scontro militare tra India e Pakistan» , dice il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres. Secondo Trump l’attacco «è una vergogna»: il presidente americano ricorda che i due Paesi si sono combattuti molto a lungo - «per secoli - dice - dimenticando che India e Pakistan sono nati solo nel 1947 come conseguenza della spartizione dell’impero coloniale britannico».

Il ministero degli Esteri turco ha espresso preoccupazione per la situazione tra i due Paesi, esortando ad «agire con buon senso e adottare misure per ridurre la tensione». La posta in gioco è altissima, secondo il portavoce turco «l’attacco indiano ha creato il forte rischio di scatenare una guerra totale. Condanniamo tali azioni provocatorie».

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