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sanità
08 Maggio 2025 - 13:05
La nascita è sempre un momento speciale, ma per Giulia e le sue gemelline, il percorso è stato un viaggio fatto di timori, coraggio e assistenza medica d’eccellenza. Il 23 gennaio 2024, alla 34ª settimana di gravidanza, Giulia è stata ricoverata d'urgenza nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure. Affrontava una gravidanza gemellare monocoriale biamniotica, una condizione rara e ad alto rischio, che richiede una sorveglianza continua e interventi altamente coordinati. Dopo la dimissione dal Centro di III livello, Giulia è tornata nella sua città, ma ha iniziato ad avvertire forti contrazioni e la rottura prematura delle membrane. Senza esitazione, si è recata nuovamente all’Ospedale San Giacomo, dove il team medico ha deciso di intervenire immediatamente con un taglio cesareo d’urgenza. Così, sono nate due bambine premature, entrambe in buone condizioni cliniche: la prima con un peso di 2400 grammi e la seconda con 2500 grammi. Il loro punteggio Apgar – indicatore della salute nei primi minuti di vita – era 6 al primo e al quinto minuto, segnale di una sofferenza media, che ha richiesto un monitoraggio costante.
Le gemelline, essendo premature, sono state trasferite alla Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Alessandria per ricevere assistenza specialistica. Successivamente, sono tornate a Novi Ligure, alla Struttura Complessa di Pediatria, diretta da Marco Aicardi, dove hanno completato il percorso di cura. “Ho avuto paura, ma non mi sono sentita sola nemmeno per un momento. Ogni medico, ogni infermiere era lì per noi. Vedere le mie bambine oggi, forti e serene, è il dono più grande”, racconta con emozione Giulia. Secondo Marcella Capeto, Direttore della SC Ostetricia e Ginecologia di Novi Ligure, la tempestività dell’intervento e il coordinamento tra le strutture sanitarie sono stati fondamentali: “Le gravidanze gemellari monocoriali richiedono un’attenzione altissima. In questo caso, il lavoro in rete tra diverse strutture ha fatto la differenza”. Anche Francesco Marchitelli, Direttore Generale dell’Asl AL, ha evidenziato il ruolo della medicina integrata: “Ogni fase è stata affrontata con un approccio multidisciplinare, nel rispetto delle esigenze cliniche, emotive e psicologiche della madre e delle bambine”.
Infine anche Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ha sottolineato il valore di questa esperienza: “Le professionalità messe in campo hanno permesso a Giulia e alle sue gemelline di superare egregiamente un momento di apprensione e stress. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito a questo successo”.
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