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Truffa

Occhio alla truffa dello sportello che ti "mangia" i soldi: torna di moda il "cash trapping"

La tecnica, sempre più diffusa nelle ore serali, sfrutta l'inganno della bocchetta “bloccata”

Occhio alla truffa dello sportello che ti "mangia" i soldi: torna di moda il "cash trapping"

Un bancomat

Sta tornando alla ribalta una vecchia tecnica di frode bancaria, aggiornata in chiave moderna e sempre più insidiosa: si tratta del cosiddetto “cash trapping”, un sistema con cui i malviventi riescono a intercettare le banconote in uscita dagli sportelli bancomat (ATM), senza che l’addebito venga registrato sulla carta della vittima.

L’inganno si basa sull’installazione, nella bocchetta erogatrice del bancomat, di un dispositivo fraudolento – inizialmente una barretta di plastica che imitava l’otturatore dello sportello, oggi evoluto in un vero e proprio manufatto metallico, realizzato su misura da artigiani specializzati, anche italiani. Questa “forchetta” meccanica viene inserita con precisione per bloccare fisicamente le banconote già pronte all’erogazione, impedendone la fuoriuscita.

Il truffatore esegue un’operazione di prelievo, ma impedisce l’inserimento completo della carta nel lettore (spesso applicando rivetti o altri ostacoli all’estremità del bancomat), facendo così fallire la registrazione formale dell’operazione. Intanto però l’ATM ha già predisposto l’uscita del contante, che resta bloccato nel dispositivo installato dal malvivente.

Il sistema, rilevando un'anomalia, annulla l’operazione e non addebita l’importo sul conto del cliente. Apparentemente nulla è successo, tranne che i soldi sono stati “catturati” all’interno del dispositivo. Dopo pochi istanti lo sportello si resetta, rendendosi pronto a un nuovo utilizzo. In questo modo, la truffa può essere ripetuta più volte fino all'esaurimento della riserva di contante dello sportello.

Secondo le forze dell’ordine, i truffatori agiscono soprattutto nelle ore serali, quando le filiali bancarie sono chiuse e il cliente, non vedendo uscire il denaro, tende a pensare a un semplice guasto e ad andarsene, senza possibilità immediata di chiedere chiarimenti. I malintenzionati, nascosti nelle vicinanze, attendono il momento opportuno per recuperare il dispositivo e con esso il denaro.

Le autorità raccomandano la massima attenzione, per esempio nei casi in cui un prelievo non va a buon fine ma il denaro risulta scalato, verificare immediatamente con l’app o il numero verde della banca; in caso di anomalie allo sportello, non allontanarsi subito e non accettare aiuto da sconosciuti; segnalare qualsiasi oggetto sospetto sulla bocchetta del bancomat alle forze dell’ordine o al servizio clienti dell’istituto.

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