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Agricoltura

Piogge persistenti danneggiano gravemente le ciliegie precoci in Veneto

Confagricoltura segnala perdite superiori al 50% e avverte sui rischi legati ai parassiti in un’annata meteo sfavorevole

Piogge persistenti danneggiano gravemente le ciliegie precoci in Veneto

Le continue precipitazioni che hanno interessato il Veneto negli ultimi giorni hanno causato gravi danni alle ciliegie precoci, già provate da una primavera caratterizzata da condizioni meteo avverse, umidità e pioggia costante. Molti frutti mostrano segni di rottura e Confagricoltura Veneto stima che le perdite superino il 50%.

«Eravamo ormai prossimi all’inizio della raccolta, prevista per la prossima settimana, e speravamo di ottenere un raccolto di buona qualità - ha dichiarato Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto - Ma le forti piogge hanno compromesso tutto: solo nella zona dell’Est Veronese sono caduti 52 millimetri d’acqua in soli due giorni la settimana scorsa, e nei giorni successivi la pioggia è continuata ininterrottamente per oltre dodici ore. Le ciliegie non riescono a resistere e si spaccano. Valuteremo con più precisione le perdite sulle varietà precoci la settimana prossima, ma saranno sicuramente rilevanti. Le ciliegie a maturazione tardiva, invece, sembrano reggere meglio grazie a uno stadio di sviluppo più arretrato, anche se si spera in un miglioramento delle condizioni meteorologiche con giornate più calde e soleggiate».

Oltre ai danni provocati dall’eccesso d’acqua, il clima umido favorisce anche la diffusione di parassiti come la Drosophila suzukii, insetto originario del Sud-Est asiatico che da qualche anno ha iniziato a infestare i frutteti locali. «Finora non si registrano danni evidenti causati da questo moscerino - ha precisato Aldegheri - ma bisogna prestare molta attenzione, perché l’insetto depone le uova all’interno dei frutti che presentano crepe. Inoltre, stiamo osservando un aumento dei danni provocati dalla cimice: l’inverno mite ha facilitato la sua riproduzione, e ora l’insetto sta colonizzando frutteti e orti».

Confagricoltura ricorda come anche negli ultimi due anni le ciliegie precoci abbiano subito danni significativi, mentre le varietà a maturazione tardiva hanno avuto maggior fortuna. «La coltivazione delle ciliegie è sempre stata particolarmente delicata e legata alle condizioni climatiche - ha concluso Aldegheri - Per questo motivo, i frutticoltori veronesi tendono a coltivare diverse varietà, cercando di mitigare il rischio e salvaguardare almeno una parte della produzione».

Alla luce di queste difficoltà, le superfici coltivate a ciliegio in Veneto continuano a diminuire. Secondo i dati 2024 di Veneto Agricoltura, la regione conta complessivamente 1.700 ettari di ciliegeti, con la maggior parte concentrata nella provincia di Verona (1.300 ettari), seguita da Vicenza (240 ettari) e Treviso (117 ettari). Le rimanenti aree si distribuiscono tra Padova e Venezia.

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