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IL FATTO

Sgombero della Manifattura: 9 cani salvati dalle forze dell'ordine

Identificati gli abusivi trovati all'interno. Importante l'operazione del Nucleo Cinofilo della polizia locale. Ecco com'è andata

Sgombero della Manifattura: 9 cani salvati dalle forze dell'ordine

Ex Manifattura Tabacchi, Regio Parco. Nove cani, adulti e cuccioli, lasciati tra lo sporco, l'immondizia, i pezzi di vetro. Tra le coperte zozze, i divani rotti, le brande improvvisate. Un odore nauseabondo, un luogo in cui nemmeno i topi si sentirebbero a loro agio. Questa mattina alle 8.30 il blitz: i primi a entrare sono stati due binomi del Nucleo Cinofilo della polizia locale di Torino. Due uomini e i loro due cani.

"Dentro alcuni cani hanno mostrato aggressività: fondamentale l'operato di uno degli addestratori, ha gestito le reazioni degli animali in modo che non vi fossero problemi" dichiara l'assessore comunale alla Sicurezza, Marco Porcedda "uno dei cani all'interno è anche stato aizzato verso le forze dell'ordine. Si procederà agli accertamenti: le condizioni interne del posto non erano idonee al trattamento adeguato degli animali" ha concluso Porcedda, una dichiarazione che è un plauso ai suoi uomini. Presenti anche la polizia e i carabinieri: gli uomini e le donne in divisa sono entrati subito dopo i cinofili, sgomberando l'area dalle persone abusive presenti.

Coloro che materialmente detenevano i cani sono usciti, dopo essere stati identificati, in 5. Con trolley e borsoni. Tutti stranieri. Decisivo anche l'intervento dell'Enpa. I nove cani, incroci tra pitbull e pastori malinois, "sono stati trasferiti nel canile sanitario della Città di Torino, dove rimarranno in regime di sorveglianza sanitaria e saranno custoditi in attesa delle decisioni di legge" come fa sapere il Comune. Nelle scorse settimane altri due cuccioli erano riusciti a scappare: uno di loro è stato adottato da una residente del quartiere.

Era riuscita a fermarlo, grazie all'aiuto della polizia locale che l'aveva supportata nel cercare di "catturare" il cane prima che finisse in mezzo alla strada. Qualche giorno prima, invece, un altro cane era riuscito a fuggire dai suoi aguzzini. Purtroppo però. per Tito (così lo avevano ribattezzato affettuosamente i residenti del quartiere) l'epilogo è stato tragico: è stato investito da un'auto. "La macchina non si è nemmeno fermata per vedere come stesse" spiega S., la donna che ha trovato il corpo del cane esanime sull'asfalto.

"Sono felice per l'operazione di questa mattina, partita dalla segnalazione di tanti residenti che hanno dimostrato una forte attenzione per il territorio in cui vivono e per gli animali all'interno" dichiara il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto. "Un plauso alle forze dell'ordine che hanno portato a casa un ottimo risultato". L'area dell'ex Manifattura adesso è stata sigillata "ma chiediamo un occhio di riguardo per l'edificio affinchè non si ripeta. E che le persone dentro siano perseguitate giuridicamente: oltre ad essere abusivi e perpetrare reati, hanno maltrattato quei cani che probabilmente sarebbero stati utilizzati per scopi poco etici" conclude Lomanto.

Perchè di quei cani, nessuno ha certezza di cosa volessero farne gli abusivi. Venderli? Utilizzarli per combattimenti? Nella struttura è stato ritrovato anche un grosso coltello. Ovunque c'erano scatole di cibo per cani, crocchette buttate tra gli escrementi degli animali stessi. Niente traccia di integratori e cibo specifico per i cuccioli, ça va sans dire. A fermarsi su altri dettagli, scatole di sale grosso, confezioni di latte (vaccino, non per cuccioli), un collare metallico "di tipo strozzo", un paio di stufette, vecchie lattine, bottigliette di plastica vuote. Non c'era una sola ciotola. Un secchio che un tempo conteneva della pittura murale, usato come abbeveratoio, l'acqua stagnante dentro. Mangiavano a terra i cani, in mezzo ai loro escrementi.  Sul posto anche la capogruppo per la 6 di FdI, Verangela Marino“ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro prezioso di questa mattina".

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