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la tragedia
04 Giugno 2025 - 13:30
Un drammatico attacco ha avuto luogo martedì scorso nel Nord Kalimantan, in Indonesia, quando Munirah, una donna di 28 anni incinta di otto mesi, è stata uccisa da un coccodrillo mentre si trovava nella sua cucina. La tragedia si è consumata in un contesto particolarmente critico, con forti piogge che avevano causato l’esondazione del fiume Mambulu, allagando la zona. Munirah stava preparando il pranzo in una cucina allagata quando il rettile l’ha aggredita, azzannandola a una gamba.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità locali e dalla sorella della vittima, Ana Maria, l’attacco è stato fulmineo. Le urla disperate di Munirah hanno attirato la sorella, che l’ha trovata aggrappata a un ramo d’albero nel disperato tentativo di resistere al coccodrillo, che stava cercando di trascinarla via con la tecnica del "death roll", una rotazione violenta per smembrare la preda. Ana Maria ha cercato di correre a prendere un’arma per difenderla, ma al suo ritorno la situazione era già tragicamente irrecuperabile: Munirah era stata trascinata nel fiume e, nonostante gli sforzi degli abitanti del villaggio, il suo corpo è stato ritrovato privo di vita poco dopo.
Il capo della polizia locale, AKP Supriadi, ha confermato che la vittima non ha potuto essere salvata: "La donna era incinta di otto mesi e non aveva la forza di respingere l'attacco del coccodrillo. Quando il corpo è riemerso, era già morta." Anche Hasanuddin, responsabile dei soccorsi dell'agenzia locale per la gestione dei disastri (BPBD), ha confermato l’incidente, sottolineando il grave impatto delle recenti inondazioni sulle comunità locali.
Gli attacchi di coccodrilli non sono rari in Indonesia, dove la presenza di queste creature è estesa, con ben 14 specie, tra cui il coccodrillo marino, noto per la sua aggressività e dimensioni imponenti. Recentemente, le inondazioni hanno aumentato il rischio di contatti tra esseri umani e coccodrilli, poiché i rettili si avvicinano sempre di più agli insediamenti umani. La perdita di habitat naturale dovuta a fattori come la pesca eccessiva, la deforestazione per la coltivazione agricola e l’attività mineraria ha spinto questi animali verso le aree abitate.
Secondo i conservazionisti, l'aumento delle attività umane nelle aree costiere e nei fiumi sta avvicinando sempre di più i coccodrilli alle zone residenziali. I numeri sono allarmanti: nel 2024, l'Indonesia ha registrato 179 attacchi di coccodrillo, il numero più alto al mondo, con ben 92 vittime. Le autorità hanno esortato i residenti a rimanere estremamente vigili, soprattutto in prossimità di fiumi e zone alluvionate, per evitare ulteriori tragedie.
L’incidente di Munirah evidenzia non solo il rischio legato alla fauna selvatica, ma anche i problemi ecologici e ambientali che rendono sempre più frequenti e pericolosi gli attacchi di coccodrilli in Indonesia.
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