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05 Giugno 2025 - 08:30
Unicredit
Unicredit ha ottenuto il primo via libera dalla Commissione europea per l’acquisizione di Banco Bpm, con Bruxelles che ha escluso il coinvolgimento di aiuti di Stato o sovvenzioni provenienti da Paesi extra-europei, inclusa la Russia, dove l’istituto di Piazza Gae Aulenti è ancora presente. Tuttavia, la questione della sicurezza nazionale rimane una competenza esclusiva del governo italiano, che dovrà esprimersi sulla validità dell'operazione in base al decreto Golden Power.
La Commissione Europea si pronuncerà definitivamente il 19 giugno, quando si deciderà se il caso dovrà essere passato all'Antitrust italiano e se occorreranno rimedi per autorizzare la fusione tra le due banche. Nel frattempo, Unicredit ha cercato di distendere i rapporti con il Ministero dell’Economia (Mef) rinunciando alla sospensiva del decreto, facendo richiesta di un’udienza più rapida presso il Tar, fissata per il 9 luglio.
La banca ha ricevuto il 30 maggio una comunicazione ufficiale dal Mef in merito alle modalità di monitoraggio del rispetto delle prescrizioni previste dal decreto. Sebbene il governo non voglia modificare il Dpcm, Unicredit ha cercato di instaurare un “dialogo costruttivo” con il ministero. Nel frattempo, il ceo di Bpm, Giuseppe Castagna, ha sollevato dubbi sulla buona fede di Unicredit, accusando la banca di incertezze e di richiedere l’annullamento delle precisazioni ministeriali.
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