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Harvey Weinstein, lo stupratore seriale di Hollywood, condannato per aggressione sessuale ma non per stupro

La nuova sentenza di Weinstein: condanna parziale per l'ex magnate del cinema, mentre la giuria si divide su ulteriori accuse

Harvey Weinstein, lo stupratore seriale di Hollywood, condannato per aggressione sessuale ma non per stupro

L'ex magnate del cinema, Harvey Weinstein, è stato condannato per uno dei principali capi d'accusa nel suo nuovo processo per crimini sessuali, svoltosi oggi a New York. Tuttavia, è stato assolto per un'altra imputazione, mentre i giurati non sono ancora giunti a un verdetto su un terzo capo d'accusa.

Cinque anni orsono, la condanna iniziale di Weinstein aveva segnato la caduta di uno degli uomini più influenti di Hollywood, in un momento chiave per il movimento #MeToo. Tuttavia, lo scorso anno, tale condanna è stata annullata, rinviando il caso a un nuovo giudizio presso lo stesso tribunale di Manhattan. In quest'ultima occasione, una giuria composta in maggioranza da donne ha dichiarato colpevole l'ex capo dello studio di aver costretto una persona a compiere un atto sessuale nel 2006.

È da notare che dal 2017 Weinstein è stato accusato da numerose donne di comportamento predatorio. È stato ritenuto colpevole di aver aggredito l'ex assistente di produzione Miriam Haley e l'ex modella Kaja Sokola nel 2006, costringendole a praticare sesso orale, e di aver violentato l'aspirante attrice Jessica Mann nel 2013. Figura centrale dell'ostilità suscitata dal movimento #MeToo, Weinstein, all'età di 73 anni, era stato condannato nel 2020 a 23 anni di carcere per i reati nei confronti di Miriam Haley e Jessica Mann. Tuttavia, la Corte d'Appello di New York ha poi annullato il verdetto per ragioni procedurali.

Di recente, i giurati hanno assolto Weinstein da un'altra accusa di atti sessuali criminali risalente al 2006, ed erano ancora impegnati nelle deliberazioni riguardanti l'accusa di stupro di un'altra donna nel 2013. Giovedì, il giudice ha esortato la giuria a proseguire con le deliberazioni, prima di terminare la giornata. Secondo la normativa vigente a New York, l'accusa di stupro di terzo grado comporta una pena ridotta rispetto all'illecito di atti sessuali di primo grado. Weinstein continua a negare di aver aggredito o violentato sessualmente qualcuno. Nel contesto di queste vicende, Erika Rosenbaum, una delle accusatrici, ha espresso il suo disappunto e preoccupazione all'indomani dell'assoluzione parziale di Weinstein.

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