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Cybersicurezza
23 Giugno 2025 - 12:45
C’è agitazione tra gli esperti di sicurezza informatica dopo la scoperta di quella che viene già definita la più grave violazione di dati mai registrata. Secondo quanto riportato dal sito specializzato Cybernews, i cybercriminali avrebbero messo le mani su oltre 16 miliardi di password, successivamente diffuse sul dark web, dove possono essere acquisite e sfruttate da chiunque abbia intenzioni malevole.
A rendere il tutto ancora più preoccupante è la recente attualità delle credenziali sottratte: molti codici di accesso sono ancora in uso, e ciò espone milioni di utenti al rischio concreto di furti d’identità, accessi non autorizzati e frodi digitali. I dati raccolti sono stati suddivisi in trenta grandi set, ognuno contenente tra i 10 milioni e i 3,5 miliardi di password. Una quantità tale da far supporre, secondo gli esperti, una media di almeno due password rubate per ogni persona.
L’attacco si configura come un classico data leak, cioè una fuga non autorizzata di informazioni sensibili, e sarebbe stato realizzato attraverso malware in grado di sottrarre dati direttamente dai dispositivi infettati. Nessuno può ritenersi al sicuro, dal momento che non è possibile sapere con certezza se le proprie credenziali siano tra quelle compromesse.
Sebbene i set siano rimasti visibili nel dark web solo per un periodo limitato, non si può escludere che siano stati già scaricati o usati da malintenzionati. Le password coinvolte riguardano piattaforme di ogni genere: dai social network fino ad ambiti più delicati come account bancari, e-mail o archivi professionali.
Gli esperti raccomandano misure immediate:
Cambiare le password di tutti i propri account, specialmente quelli più sensibili;
Evitarne il riutilizzo su più piattaforme;
Attivare l’autenticazione a più fattori, ove possibile.
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