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Cronaca estera

Airbag uccide una donna: la tragedia consumata in Francia apre le indagini sul marchio Tataka

2,5 milioni di auto richiamate per difetto mortale legato agli airbag Takata, coinvolgendo anche i veicoli in Corsica e nelle regioni d’oltremare

Airbag uccide una donna: la tragedia consumata in Francia apre le indagini sul marchio Tataka

Foto di repertorio

Il tragico epilogo di una lunga scia di incidenti legati ai difettosi airbag Takata miete un’altra vittima in Francia. Una donna di 37 anni, a bordo di una Citroen C3 del 2014, è deceduta a causa dell’esplosione del dispositivo, che si è attivato in seguito a un tamponamento con un autocarro. La vittima ha riportato ferite gravissime al volto, inclusa una lacerazione alla laringe causata da un pezzo di metallo proveniente dall’airbag.

L’incidente è avvenuto due settimane fa e ha portato le autorità francesi a ordinare il richiamo di circa 2,5 milioni di veicoli, inclusi quelli delle regioni d’oltremare e della Corsica. L’inchiesta ha rivelato che il malfunzionamento dell’airbag è dovuto a un difetto nella capsula che rilascia il gas per gonfiarlo, che può esplodere con violenza a causa di fattori atmosferici come la temperatura e l’umidità, con gravi rischi per gli occupanti del veicolo.

Il richiamo riguarda tutte le auto con airbag Takata difettosi, con l’obbligo di fermare la circolazione dei veicoli interessati. Un altro capitolo della lunga vicenda che ha visto Takata, uno dei più grandi fornitori automobilistici giapponesi, dichiarare fallimento otto anni fa a causa dei suoi dispositivi difettosi.

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