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Cronaca nera
27 Giugno 2025 - 07:40
Foto di repertorio
Dalle istituzioni ai margini della cronaca nera, il 27 giugno restituisce un’Italia sfaccettata. Tra riforme attese, contraddizioni politiche e indagini ancora aperte, cinque notizie raccontano il volto del Paese.
La Pubblica Amministrazione accelera: 81% delle fatture pagate entro 30 giorni
Dopo anni di ritardi cronici, arriva una svolta per le imprese italiane: secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, la pubblica amministrazione ha rispettato l’obiettivo del Pnrr pagando nei tempi stabiliti l’81% delle fatture, contro il 69% del 2019. Un miglioramento significativo che segna un cambio di passo atteso da oltre un decennio.
Riarmo, tra pacifismo e politica: la distanza tra il Papa e Meloni
Sul fronte politico e internazionale, torna al centro del dibattito il tema del riarmo. Il Papa lancia un nuovo monito contro quella che definisce “falsa propaganda bellica”, sottolineando il tradimento dei desideri di pace dei popoli. Una posizione che si scontra con le politiche di rafforzamento militare sostenute dal governo guidato da Giorgia Meloni, evidenziando una profonda divergenza di visione.
Tutela della casa: stop alla vendita all’asta se il debito nasce da una clausola abusiva
Una sentenza destinata a fare scuola arriva dalla magistratura: se alla base di un debito vi è una clausola contrattuale considerata abusiva, la casa familiare non può essere messa all’asta. Una decisione che rafforza le garanzie per i consumatori e che ribadisce il diritto alla tutela giurisdizionale anche in caso di sfratto.
Decreto sicurezza: niente sanzioni per blocchi stradali con disagio limitato
Cambia la lettura delle proteste su strada. Secondo una relazione della Cassazione, i blocchi stradali che causano disagi minimi non saranno più sanzionabili penalmente. Un’interpretazione che fa discutere, specie mentre si solleva il rischio di incostituzionalità per alcune norme sulla copertura degli 007 coinvolti in operazioni contro il terrorismo.
Villa Pamphili, la chiave del delitto forse in un trolley scomparso
Infine, un mistero che tinge di giallo le cronache romane: non si trova il trolley nero che potrebbe contenere prove decisive sul duplice omicidio di Villa Doria Pamphili. L’uomo accusato del crimine, Charles Francis Kaufman, alias Rexal Ford, è ora detenuto in Grecia in attesa di estradizione. Gli inquirenti italiani cercano la valigia nelle acque del Tevere: dentro ci sarebbero oggetti personali della compagna e della figlia uccise, tra cui forse anche un tablet in grado di ricostruire gli ultimi spostamenti della famiglia.
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