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Il caso
02 Luglio 2025 - 16:40
Il generale Pietro Oresta
Il generale Pietro Oresta è stato rimosso dal comando della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri di Firenze dopo aver pronunciato un discorso che ha sollevato un’ondata di reazioni. Durante la cerimonia di saluto ai nuovi marescialli, Oresta ha esortato i suoi allievi a mettere la salute prima di ogni altra cosa, dichiarando: “La nostra vita è superiore a qualunque istruzione o procedura”. Questo intervento, che ha trattato il delicato tema del benessere psicofisico dei militari, è stato mal visto dai vertici del Comando Generale dell’Arma, che hanno deciso di rimuoverlo 72 ore dopo.
Le sue parole, che sottolineavano la necessità di prendersi cura di sé prima di rispondere agli obblighi professionali, sono state interpretate come una critica al sistema. Questo, unito alla tempistica della sua esautorazione, ha suscitato dubbi sul collegamento tra il discorso e la decisione.
Il sindacato Unarma ha difeso Oresta, criticando la reazione del Comando Generale. Antonio Nicolosi, segretario del sindacato, ha affermato che il generale stava semplicemente cercando di sensibilizzare su un tema sempre più urgente, come la salute mentale, senza ricevere il giusto riconoscimento. Il tema della salute psicologica nelle forze armate è diventato centrale dopo il tragico suicidio di un’allieva carabiniera, avvenuto nel 2024, e il generale, intervenendo su questo, ha voluto porre l’accento su una questione spesso ignorata.
La rimozione di Oresta, per molti, rappresenta un esempio di come le istituzioni siano ancora restie ad affrontare apertamente il tema del benessere psicologico dei militari. Nonostante la sua volontà di aprire un dibattito, il sistema ha risposto con rigidità, preferendo mantenere una visione tradizionale e poco attenta alle reali necessità dei carabinieri.
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