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Cronaca

Glovo introduce il "bonus caldo estremo" per i rider, ma 5 centesimi non salvano dai rischi delle alte temperature

Un bonus simbolico per i rider che lavorano sotto il sole rovente, ma con pagamenti che arriveranno solo a settembre.

Glovo introduce il "bonus caldo estremo" per i rider, ma 5 centesimi non salvano dai rischi delle alte temperature

Rider Glovo

Come si usa dire, oltre al danno la beffa. Un modo di dire che è anche un modo di fare per le vittime di questo caldo torrido: i rider di Glovo. Per incentivare i suoi lavoratori a continuare le consegne durante le giornate roventi, la piattaforma di food delivery ha deciso di offrire un bonus di cinque centesimi per consegna quando le temperature superano i 35 gradi. Nonostante le misure prese da istituzioni locali per tutelare i lavoratori a rischio durante il caldo estremo, come ordinanze per concedere pause nelle ore più calde, Glovo ha deciso di proporre una soluzione che sembra più un incentivo simbolico che un reale aiuto.

Il bonus, che va da cinque a venti centesimi in base alla temperatura, è stato annunciato via email ai rider il 1° luglio, con l’intento di coprire almeno parzialmente i costi per l’acquisto di sali minerali, acqua e crema solare. Tuttavia, la somma minima che viene erogata per ciascuna consegna non appare affatto sufficiente a compensare i rischi e il disagio di lavorare a temperature così elevate. La cifra rimborsata sale a dieci centesimi per temperature tra i 36°C e i 40°C, fino a un massimo di 20 centesimi quando il termometro supera i 40°C.

A peggiorare la situazione, è la data in cui queste aggiunte saranno corrisposte, ovvero a settembre. Questo significa che i rider dovranno anticipare di tasca loro gli acquisti di prodotti di protezione contro il caldo estremo, per poi aspettare mesi per ricevere il rimborso. Una misura che ha suscitato critiche per la sua minima entità e per il ritardo nei pagamenti. La situazione solleva interrogativi sul reale impegno dell’azienda per la tutela dei lavoratori, che non solo sono esposti a rischi legati alle alte temperature, ma sono anche chiamati a sostenere spese senza un supporto immediato.

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