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Economia

Nutella a rischio: l'aumento dei prezzi delle nocciole turche minaccia il settore dolciario

Le gelate primaverili hanno ridotto il raccolto, facendo lievitare i costi e mettendo sotto pressione il prezzo finale dei prodotti Ferrero

Nutella a rischio: l'aumento dei prezzi delle nocciole turche minaccia il settore dolciario

Una delle gelate primaverili più intense degli ultimi dieci anni sta mettendo a dura prova il cuore dell’industria dolciaria mondiale, coinvolgendo anche colossi come Nutella. La produzione turca di nocciole, che copre circa due terzi dell’intero mercato globale, ha subito un danno significativo. Di conseguenza, anche le aziende che dipendono fortemente da questa materia prima, come Ferrero, principale acquirente a livello internazionale, si trovano in seria difficoltà.

Secondo un’analisi di Bloomberg, i prezzi all’ingrosso delle nocciole sono aumentati di circa il 30% a partire da aprile, con una tendenza che non mostra segni di rallentamento. A sottolineare la gravità della situazione è Expana, società specializzata in ricerche agricole, che evidenzia come la riduzione dell’offerta stia già condizionando il mercato globale.

La Turchia rappresenta il fulcro della produzione mondiale di nocciole, con oltre un milione di tonnellate prodotte ogni anno. Sebbene l’Italia e gli Stati Uniti contribuiscano alla produzione, la loro quota è decisamente inferiore rispetto a quella turca. Ferrero, secondo i dati disponibili, acquista circa un quarto di tutta la produzione turca, un legame che espone il gruppo piemontese a forti rischi in caso di perturbazioni nella filiera.

“Le variazioni nella produzione e nei prezzi locali si riflettono immediatamente sul mercato globale”, ha dichiarato l’International Nut and Dried Fruit Council, l’ente che monitora il settore a livello mondiale.

La causa principale della drastica riduzione del raccolto è legata al clima sempre più instabile. Temperature invernali insolitamente miti hanno anticipato la fioritura degli alberi di nocciolo, esponendoli poi a gelate tardive e improvvise. Come spiega il presidente dell’Associazione degli ingegneri agronomi turchi, questo fenomeno sta diventando una minaccia cronica per molte colture.

I numeri parlano chiaro: Cem Senocak, presidente del Consiglio nazionale turco per la nocciola, denuncia perdite fino al 100% del raccolto in alcune zone montane, una devastazione per molti coltivatori.

Le ripercussioni di questa crisi si faranno sentire anche fuori dalla Turchia. L’aumento dei prezzi rischia di riflettersi rapidamente sugli scaffali dei supermercati italiani, influenzando il costo finale di prodotti molto popolari come la Nutella, oltre a numerosi dolci e snack confezionati. Le alternative disponibili sono limitate: le coltivazioni di nocciole in Italia e negli Stati Uniti, pur di qualità, non sono sufficienti a colmare il vuoto lasciato dalla riduzione turca.

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