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I dati

“In Acqua in Sicurezza 2025”: linee guida e dati per la prevenzione degli annegamenti

Il 25 luglio è la Giornata mondiale dedicata alla prevenzione degli annegamenti. Diffuse indicazioni operative da ISS e ASL CN2

“In Acqua in Sicurezza 2025”

Immagine di repertorio

In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione dell’annegamento, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2021 e fissata al 25 luglio, diverse istituzioni italiane hanno rinnovato l’attenzione sul fenomeno, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza in acqua attraverso azioni coordinate e strumenti divulgativi.

Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità nel giugno 2025, in Italia si registrano ogni anno circa 330 decessi per annegamento, di cui circa il 12% riguarda persone di età inferiore ai 18 anni. A questi si aggiungono oltre 800 ricoveri ospedalieri e circa 60.000 salvataggi effettuati in contesti acquatici.

I dati Istat riferiti al periodo 2019-2021 indicano una media di 41 decessi annui nella fascia 0-19 anni. Le vittime sono in prevalenza di sesso maschile (oltre l’80%), e quasi la metà (47%) ha meno di 15 anni. Gli incidenti più frequenti si verificano in piscina (46%), seguiti da acque interne come laghi e fiumi (34%) e in misura minore in mare (20%). Particolarmente vulnerabili risultano essere gli adolescenti di origine straniera, probabilmente a causa della minore familiarità con l’ambiente acquatico e della scarsa partecipazione a corsi di nuoto.

Il fenomeno, spesso erroneamente percepito come inevitabile, è invece in larga parte prevenibile. Le principali cause includono malori improvvisi, correnti marine, fondali irregolari, attività sportive non supervisionate e cadute accidentali. Una strategia efficace richiede interventi strutturati che combinino misure educative, infrastrutturali e normative.

L’Istituto Superiore di Sanità, tramite l’Osservatorio per una Strategia Nazionale di Prevenzione degli Annegamenti, ha prodotto un primo rapporto tecnico con l’analisi delle criticità esistenti (spiagge libere, assenza di regolamentazioni specifiche, mancanza di sorveglianza) e una serie di proposte di intervento elaborate da esperti.

I materiali contengono raccomandazioni utili non solo durante il periodo estivo, ma valide in qualsiasi contesto, inclusi gli ambienti domestici. L’obiettivo è favorire una maggiore consapevolezza dei rischi legati alla presenza di acqua e promuovere comportamenti responsabili, anche in presenza di piccole piscine gonfiabili o vasche casalinghe. L’iniziativa intende ridurre significativamente gli episodi di annegamento attraverso prevenzione, formazione e sensibilizzazione.

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