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Innovazione

Droni per salvare vite: inizierà presto la sperimentazione del soccorso aereo in Italia

Emergenze sanitarie gestite con i droni: in Italia parte SEUAM, il progetto che rivoluziona il pronto intervento con consegne volanti salvavita.

Droni per salvare vite: inizierà presto la sperimentazione del soccorso aereo in Italia

In Italia si apre una nuova era nel mondo del soccorso sanitario grazie all'impiego dei droni per l’emergenza, una tecnologia che promette di rivoluzionare l'intervento medico nei casi più critici. Il progetto si chiama SEUAM (Sanitary Emergency Urban Air Mobility), ed è una sperimentazione avanzata che integra mobilità aerea urbana e tecnologie d’avanguardia per salvare vite umane, riducendo drasticamente i tempi di risposta.

I droni solcheranno i cieli italiani per salvare delle vite

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Sis 118, UrbanV e D-Flight (che fa parte del gruppo Enav), e punta a rivoluzionare il modo in cui vengono gestite le emergenze sanitarie più critiche. L’obiettivo? Accorciare al massimo i tempi di intervento nei casi in cui ogni minuto può fare la differenza. Arresti cardiaci, shock anafilattici, emorragie gravi e intossicazioni acute sono solo alcuni degli esempi in cui Seuam potrebbe rivelarsi determinante.

Grazie a una flotta di droni super tecnologici, in costante collegamento con le centrali operative del 118, sarà infatti possibile inviare defibrillatori, farmaci salvavita, emoderivati e dispositivi medici direttamente sul posto, senza dover aspettare che arrivi un’ambulanza bloccata nel traffico o ostacolata da strade difficili da raggiungere.

Non solo un progetto: inizierà presto la sperimentazione

Come spiega il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli (che ha anche ideato e coordinato l’iniziativa), «ridurre il tempo di intervento anche solo di un minuto significa salvare moltissime vite. Seuam ci permette di portare il soccorso dove serve, nel minor tempo possibile, con l’aiuto di tecnologie all’avanguardia».

Per capirci: è come se il pronto soccorso viaggiasse per aria, evitando semafori, code e strade interrotte. E quest'idea non rimarrà solo sulla carta: la fase sperimentale, prevista tra il 2025 e il 2028, coinvolgerà diversi comuni italiani, tra cui figurano già Altomonte, Pizzo CalabroSanta Lucia di Serino, Laterza, Rosciano, Massa di Somma e Trebisacce.

Dietro le quinte del progetto ci sono partner di spessore. UrbanV è specializzata in infrastrutture per la mobilità aerea urbana, mentre D-Flight si occupa della gestione tecnica del traffico dei droni, assicurandosi che volino in sicurezza, anche in spazi complessi.

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