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l'esplosione a roma
10 Luglio 2025 - 08:10
L'esplosione verificatasi presso il distributore di GPL in via dei Gordiani, a Roma, ha provocato la morte di una persona. Dopo cinque giorni dall'incidente, nonostante un complesso intervento chirurgico, Claudio Ercoli, responsabile dell'impianto che stava eseguendo un controllo sulla cisterna al momento della deflagrazione, è deceduto in ospedale. L'uomo, investito in pieno dalla palla di fuoco, era stato prontamente sottratto alle fiamme da un carabiniere che lo aveva portato al Pronto soccorso a bordo di una pattuglia dell'Arma. Le sue condizioni, fin da subito giudicate critiche a causa delle estese ustioni che coprivano il 55% del suo corpo, lo avevano costretto a un trapianto di pelle il giorno precedente al decesso. La ASL Roma 2 ha reso noto che "l'equipe medica e chirurgica ha messo in atto ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate".
Numerosi i messaggi di cordoglio giunti dalle istituzioni, tra cui quello del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il quale ha dichiarato: "Tutta la città si unisce nel cordoglio per questa perdita. A nome di Roma desidero esprimere la nostra vicinanza più sincera alla sua famiglia, ai suoi amici e a quanti gli volevano bene". Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso il suo dolore: "Quanto accaduto è una tragedia che richiama l'urgenza di mantenere altissimi gli standard di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Mi auguro che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell'incidente".
Nel frattempo, le indagini condotte dalla procura di Roma continuano. Il fascicolo aperto con le ipotesi di disastro colposo e lesioni potrebbe ora includere anche l'omicidio colposo, oltre a reati ambientali. Nessun indagato è ancora stato individuato, ma è probabile che ci siano sviluppi dopo l'ascolto dei testimoni e l'analisi delle riprese delle telecamere per ricostruire i momenti precedenti l'esplosione. Nell'incidente sono rimaste ferite circa 40 persone, con almeno un'altra in condizioni gravi, coinvolta con ustioni sul 25% del corpo e ancora in prognosi riservata.
I danni materiali causati dall'esplosione nel quartiere Prenestino si estendono oltre le persone coinvolte. L'evento ha scatenato un vasto anello di distruzione, colpendo anche scuole e un impianto sportivo. In risposta, il Campidoglio ha convocato la sua prima Cabina di regia straordinaria sotto la guida dell'assessore alle Periferie, Pino Battaglia, per definire le procedure operative necessarie. Sono imminenti i lavori per la messa in sicurezza e il ripristino della scuola dell'infanzia 'Balzani', che comporteranno mesi di cantieri durante i quali i bambini verranno trasferiti in altre scuole del quartiere. Nell'impianto sportivo comunale 'Villa de Sanctis', già si sta procedendo a ripristinare la recinzione e a mettere in sicurezza le aree interne.
Sul fronte ambientale, l'assessorato comunale è impegnato nelle verifiche delle alberature del parco al fine di riaprirlo al pubblico, mentre quello alla Casa sta valutando eventuali danni agli alloggi comunali. "Insieme al sindaco Gualtieri e alla giunta," ha affermato l'assessore Battaglia, "vogliamo continuare a garantire tutto il supporto necessario alle famiglie coinvolte e lavorare per restituire al più presto sicurezza e serenità a tutto il quartiere, senza lasciare indietro nessuno".
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