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Sciopero aereo: i tuoi diritti se il volo viene cancellato o in ritardo

Cosa puoi chiedere in caso di disservizio: assistenza, rimborso e compensazione economica secondo il Regolamento UE 261/2004

Sciopero aereo: i tuoi diritti se il volo viene cancellato o in ritardo

Oggi, giovedì 10 luglio, diversi aeroporti italiani saranno interessati da uno sciopero nel settore del trasporto aereo della durata di 24 ore. L’agitazione causerà inevitabili ritardi e cancellazioni dei voli, con possibili disagi per i viaggiatori.

Cosa fare in caso di disservizi

Non è semplice prevedere con esattezza il numero di voli coinvolti, ma è molto probabile che molti collegamenti nazionali subiscano modifiche. Andrea Giordano, avvocato esperto in diritti dei passeggeri e co-fondatore di RimborsamiTu, consiglia di monitorare costantemente lo stato del volo tramite i canali ufficiali delle compagnie aeree, per sapere in anticipo se il proprio volo verrà effettuato.

Quando si ha diritto al rimborso

Nel caso lo sciopero sia indetto dal personale interno della compagnia (come il personale EasyJet), non si tratta di una circostanza eccezionale. In questa situazione, i passeggeri hanno diritto alla compensazione economica prevista dal Regolamento CE 261/2004, che può andare da 250 a 600 euro, in base alla distanza del volo.

Se invece la protesta riguarda lavoratori esterni (es. addetti all’handling, sicurezza, o dipendenti aeroportuali come SEA, Swissport, GESAP), lo sciopero viene generalmente considerato una circostanza eccezionale e non dà diritto automatico alla compensazione, anche se rimangono valide le forme di assistenza in aeroporto.

Assistenza prevista in caso di disagi

A prescindere dal diritto al rimborso, il Regolamento UE 261/2004 prevede per i passeggeri:

  • Pasti e bevande gratuiti durante l’attesa;

  • La possibilità di effettuare due telefonate, inviare email o fax;

  • Pernottamento in hotel con trasporto incluso, se necessario;

  • Rimborso del biglietto o riprotezione su un volo alternativo.

Come ottenere rimborso o fare reclamo

Esistono due vie per avviare una richiesta:

  1. Tramite la compagnia aerea: compilando il modulo di rimborso disponibile sul sito ufficiale, via call center o presso gli sportelli in aeroporto. È fondamentale conservare la carta d’imbarco, le email o SMS di cancellazione e gli scontrini delle spese sostenute.

  2. Attraverso servizi online specializzati, come RimborsamiTu.it: basta compilare un modulo con le informazioni sul volo e il disservizio subito. Entro 24 ore, si riceve una valutazione gratuita via email. Se sussiste il diritto alla compensazione, un team legale specializzato contatterà direttamente la compagnia per far valere i diritti del passeggero. Il processo è completamente digitale e gratuito, perché i costi legali vengono addebitati alla compagnia.

"Offriamo un servizio gratuito al passeggero perché la normativa consumeristica ci consente di far ricadere le spese sulla compagnia – spiega Piero Armetta, co-fondatore di RimborsamiTu –. Quando siamo partiti, solo il 6-8% dei passeggeri chiedeva il rimborso. Oggi siamo al 30-35%."

Consigli utili per chi vola il 10 luglio

Ecco alcune azioni consigliate:

  • Contattare la compagnia aerea per verificare se il volo è confermato;

  • Consultare l’elenco dei voli garantiti sul sito ENAC;

  • Verificare lo stato dei voli sui portali ufficiali degli aeroporti;

  • Conservare tutta la documentazione di viaggio, fondamentale per eventuali richieste di rimborso o reclami.

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