Cerca

Sanità

Curami, la nuova app salva ospedali: abbattute liste d'attesa e disorganizzazione

Gestione turni, carenze di personale e documentazione: la tecnologia di GapMed già attiva in quattro strutture pubbliche punta alla diffusione nazionale entro il 2027

Curami, la nuova app made in Italy che abbatte liste d'attesa e caos negli ospedali

Repertorio

In un sistema sanitario sempre più sotto pressione, tra carenza di personale e liste d’attesa crescenti, arriva una soluzione made in Italy: Curami. Nata dall’esperienza diretta di due medici anestesisti, oggi è una piattaforma tecnologica sviluppata da GapMed Group, capace di digitalizzare e ottimizzare ogni fase della gestione ospedaliera, dai turni del personale alla rendicontazione.

Curami non è il frutto di una startup da laboratorio, ma di un bisogno concreto vissuto in corsia. Inizialmente utilizzata per organizzare il personale fornito da GapMed alle strutture sanitarie, oggi è uno strumento autonomo, basato su un database di 11.000 professionisti e pensato per offrire una soluzione completa a ogni esigenza organizzativa.

Il cambio di paradigma, secondo il Ceo Giacomo Baldi, sta proprio nell’approccio integrato: una piattaforma che unisce selezione dei professionisti, pianificazione dei turni, raccolta documentale e comunicazione diretta. Il tutto supportato dall’intelligenza artificiale, capace di anticipare i picchi di richiesta – ad esempio nei mesi estivi – e proporre programmazioni fino a tre mesi prima.

Curami non si limita alla logistica, ma punta anche alla sostenibilità economica: promette un risparmio fino al 30% rispetto ai modelli tradizionali, con una formula “pay-per-success” che abbatte costi fissi e consulenze improduttive.

Uno degli obiettivi è anche superare le criticità legate all’uso dei cosiddetti “gettonisti”, i liberi professionisti utilizzati in emergenza. «Il problema non è la loro qualità, ma la disorganizzazione», spiega Baldi. Curami consente infatti di costruire team stabili, monitorare il carico di lavoro e garantire continuità operativa.

La flessibilità territoriale rappresenta un altro punto di forza. In aree periferiche, dove la carenza di medici è più acuta, la piattaforma analizza fabbisogni specifici e propone soluzioni calibrate. Con un costo leggermente superiore alla gestione interna (2-3%), permette però un guadagno di efficienza fino al 15%.

Attualmente attiva in quattro strutture pubbliche del Nord Italia, Curami ha già accumulato oltre 23.000 ore di servizio nei reparti di anestesia, radiologia, ginecologia, cardiologia e pediatria. Nei prossimi mesi estenderà il proprio raggio d’azione alla psichiatria e all’assistenza infermieristica.

L’obiettivo? Arrivare a una diffusione nazionale entro il 2027, puntando anche alla gestione dei turni del personale dipendente, con focus su equilibrio vita-lavoro e riduzione degli oneri burocratici.

Infine, Baldi guarda all’intelligenza artificiale come alleata della sanità pubblica: non per sostituire i medici, ma per amplificarne le possibilità. Dalla gestione documentale al supporto nella scrittura dei bandi, fino al monitoraggio dei dati clinici, le tecnologie sono pronte. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.