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Sanità

Tumore al rene: sintomi, cause, diagnosi e prevenzione

Il tumore renale, spesso asintomatico nelle fasi iniziali, rappresenta una sfida diagnostica

Tumore al rene: sintomi, cause, diagnosi e prevenzione

Il tumore al rene costituisce circa il 2-3% di tutte le neoplasie nell'uomo, con una maggiore incidenza nel sesso maschile. La sua pericolosità risiede spesso nella natura asintomatica nelle fasi iniziali, rendendo la diagnosi precoce una vera e propria sfida. Tuttavia, esistono segnali che, se riconosciuti tempestivamente, possono indirizzare verso un approfondimento medico. Nelle fasi iniziali, il tumore al rene può non manifestare alcun sintomo e viene scoperto incidentalmente durante esami diagnostici eseguiti per altre patologie. Quando i sintomi si presentano, possono includere:

La presenza di sangue nelle urine (ematuria), che può renderle rossastre o marrone scuro, è un campanello d'allarme significativo. Altri segnali comprendono un dolore persistente al fianco o alla schiena, localizzato nella zona renale, e la possibilità di percepire una massa addominale palpabile. A questi si aggiungono sintomi più generici ma comunque importanti, come una perdita di peso e di appetito inspiegabile e progressiva, febbre persistente senza una causa apparente, stanchezza eccessiva, ipertensione arteriosa (aumento della pressione sanguigna), anemia (riduzione dei globuli rossi) e sudorazioni notturne. In alcuni casi specifici, negli uomini, possono verificarsi rigonfiamenti delle vene dei testicoli e dolore osseo, qualora la malattia si sia diffusa ad altri organi.

Le cause esatte del tumore renale non sono ancora completamente comprese, ma diversi fattori sono noti per aumentare il rischio di svilupparlo. Il fumo di sigaretta è uno dei più rilevanti, in quanto raddoppia il rischio. L'obesità contribuisce anch'essa ad aumentare il rischio, specialmente se combinata con altri fattori. L'ipertensione arteriosa (pressione alta) può giocare un ruolo nello sviluppo della malattia. L'esposizione a sostanze tossiche, come metalli pesanti (ad esempio il cadmio) e radiazioni ionizzanti, è un ulteriore elemento di rischio. Infine, fattori genetici, come la presenza di sindromi ereditarie quali la malattia di von Hippel-Lindau, possono predisporre all'insorgenza del tumore.

La diagnosi del tumore renale si basa su una combinazione di esami. Gli esami di imaging sono fondamentali: ecografia addominale, tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM) permettono di visualizzare l'eventuale massa tumorale. Le analisi delle urine vengono effettuate per rilevare la presenza di sangue o altre anomalie, mentre gli esami del sangue servono a valutare la funzione renale e identificare segni di anemia o infezione. In molti casi, per una conferma definitiva, è necessaria una biopsia renale, che consiste nel prelievo di un piccolo campione di tessuto renale per l'analisi delle cellule tumorali.

Il trattamento del tumore renale è personalizzato e dipende dallo stadio della malattia, dalla salute generale del paziente e da altri fattori individuali. La chirurgia è spesso il trattamento principale, con la possibilità di effettuare una nefrectomia parziale (rimozione solo del tumore) o totale (rimozione dell'intero rene). Esistono poi le terapie mirate, farmaci che agiscono su specifici bersagli molecolari del tumore, e l'immunoterapia, che stimola il sistema immunitario del paziente a riconoscere e distruggere le cellule tumorali. La radioterapia viene utilizzata in alcuni casi per ridurre la dimensione del tumore o trattare le metastasi. La scelta del trattamento più appropriato viene definita attraverso una valutazione approfondita da parte di un team medico specialistico.

Nonostante non esistano programmi di screening specifici per il tumore renale nella popolazione generale, è possibile ridurre significativamente il rischio adottando uno stile di vita sano. Evitare il fumo di sigaretta è cruciale, poiché la cessazione di questa abitudine riduce notevolmente il rischio. È importante anche mantenere un peso corporeo sano attraverso una dieta equilibrata e attività fisica regolare, e controllare la pressione arteriosa, monitorando e gestendo l'ipertensione. Infine, è consigliabile limitare l'esposizione a sostanze tossiche, specialmente in ambienti lavorativi.

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