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IL FATTO

Garanti dei detenuti, cambio ai vertici: Monica Formaiano in Regione, Bruno Mellano guarda a Torino: tra 10 giorni, infatti, scade la nomina di Monica Gallo

Sarà il sindaco, Stefano Lo Russo, a scegliere il prossimo incaricato per la città di Torino

Garanti dei detenuti, cambio ai vertici: Monica Formaiano in Regione, Bruno Mellano guarda a Torino: tra 10 giorni, infatti, scade la nomina di Monica Gallo

Monica Formaiano

Domani, a Palazzo Lascaris, il Consiglio regionale nominerà il nuovo garante dei detenuti del Piemonte. Un passaggio tutt’altro che secondario, che arriva mentre il sistema carcerario regionale mostra crepe profonde. A raccontarlo è l'ultimo rapporto di Antigone: celle sovraffollate, spazi inadeguati, tensione costante, condizioni igieniche critiche. Una fotografia netta, che fa da sfondo a una nomina dal peso più politico che tecnico. Dopo undici anni, Bruno Mellano lascia l’incarico. Non poteva essere riconfermato. E al suo posto, secondo gli accordi di maggioranza, dovrebbe arrivare Monica Formaiano, avvocata, ex assessora comunale ad Alessandria, già in Forza Italia e candidata alle scorse regionali con Fratelli d’Italia — lo stesso partito del sottosegretario con delega alle carceri, Andrea Delmastro. Una scelta che non convince tutti. Nei mesi scorsi, ventiquattro garanti ed ex garanti piemontesi avevano firmato una lettera aperta, chiedendo che il nuovo nome fosse espressione di competenza ed esperienza nel campo. In altre parole, che conoscesse già il mondo delle carceri, e chi lo abita. «Nove dei diciotto candidati — ricorda Mellano — sono o sono stati garanti in Piemonte». Un messaggio chiaro, ribadito anche oggi: «Non conosco la dottoressa Formaiano, e collaborerò con chiunque. Ma mi auguro che venga scelto chi sa cosa significa quel ruolo, e sia indipendente da chi lo nomina». Formaiano sarà con ogni probabilità nominata domani. Intanto, Mellano guarda avanti: si è candidato come garante a Torino. Anche lì il tempo stringe: il mandato dell’attuale garante Monica Gallo scade il 31 luglio, e non è rinnovabile. Sarà il sindaco Lo Russo a indicare il successore, entro 45 giorni. Nel frattempo, al carcere Lorusso e Cutugno si contano oltre 1.500 detenuti, a fronte di una capienza di poco più di 1.100. I lavori sul Padiglione C sono finanziati — 10 milioni di euro — ma fermi: «Non si può intervenire con i detenuti dentro», ricorda Mellano.

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