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IL CASO

Metropolitana di Torino, il “viaggio” lo fanno in banchina e senza treno

Segnalazioni quotidiane corredate da foto e video. Prossima fermata, il degrado

Metropolitana di Torino, il “viaggio” lo fanno in banchina e senza treno

Tre tossici alla banchina della metropolitana. Intenti a “far su”: stagnola, pipetta, accendino. Non si limitano a preparare: consumano direttamente lì, davanti a tutti. Indisturbati.La gente intorno? Evita, si allontana, fa finta di nulla. Succede ogni giorno, ormai. E le segnalazioni arrivano puntuali: foto, video, messaggi. Tutti con la stessa domanda in fondo: «È possibile che nessuno faccia qualcosa?».
Sono quasi sempre le stesse facce. E le stesse fermate: Marconi e Nizza.
Anche gli orari coincidono. Quelli degli ultimi treni. Un copione. Prima “scavalcano” i tornelli, o aspettano che qualcuno esca e, velocemente, approfittano del varco che si apre per passare, poi vanno al fondo e scendono. Da soli, o in coppia. Dritti verso le sedute in metallo al fondo, quelle che si trovano all’altezza della cods del vagone del treno.
«Martedì sera ho preso la corsa delle 21.20 da piazza Marconi, l’ultima in settimana – racconta una lettrice –. Erano in tre, in fondo, sulle panchine. Quando è arrivata la metropolitana, nonostante fosse l’ultima della giornata, i tossici non sono saliti».
Due giorni prima, altre immagini: un ragazzo e una ragazza, sulle scale. E ancora: una foto del fine settimana scorso ritrae due uomini e una ragazza con un cane, grosso, sdraiato a terra. Aspetta, rassegnato, che i padroni finiscano. Gtt replica che quando hanno riscontrato comportamenti impropri sono sempre intervenuti, in coordinamento le forze dell’ordine. E che le stazioni sono presidiate e monitorate costantemente: concludono poi affermando che terranno alta l’attenzione sul caso.

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