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Economia
29 Luglio 2025 - 20:15
Foto di repertorio
Il secondo trimestre del 2025 segna una netta divergenza tra le principali compagnie low cost europee. Ryanair ed easyJet archiviano risultati solidi, mentre Wizz Air affronta un periodo turbolento tra guasti tecnici, piani ridimensionati e un utile operativo per passeggero che sfiora il minimo storico.
Ryanair si conferma leader del settore, con ricavi pari a 4,34 miliardi di euro, +20% rispetto allo stesso periodo del 2024, e un totale di 57,9 milioni di biglietti venduti. A ogni passeggero, il vettore irlandese ha ricavato in media 75 euro, spendendone 59,1: l’utile operativo netto per cliente si attesta così a 15,8 euro, il più alto tra i competitor.
EasyJet segue con buoni risultati, soprattutto nel segmento leisure. Ha incassato 2,87 miliardi (esclusa la divisione Holidays) da 25,9 milioni di passeggeri, con un ritorno di 13 euro per viaggiatore. La divisione pacchetti vacanza ha visto una crescita dei ricavi del 27% rispetto al 2024, e l’85% dei biglietti per l’estate è già stato venduto. Le prospettive indicano un utile ante imposte di circa 270 milioni di euro entro settembre.
Wizz Air, invece, resta in forte affanno. Nonostante un ricavo per passeggero (84 euro) superiore a quello di Ryanair, i costi operativi sono elevati (82,4 euro per passeggero), lasciando un utile operativo marginale: solo 1,6 euro a viaggiatore. Il trimestre ha visto la compagnia vendere 17 milioni di biglietti per un totale di 1,43 miliardi di euro, ma a fronte di costi sempre più alti e con il 17% della flotta bloccata a terra a causa di problemi ai motori Pratt&Whitney.
La compagnia ungherese ha inoltre chiuso la base di Abu Dhabi dopo perdite significative, ridotto il ritmo di consegna dei nuovi Airbus e rivisto drasticamente il piano di espansione che puntava a 500 velivoli. Gli analisti di Barclays, che da tempo sollecitavano un ridimensionamento, hanno accolto positivamente queste mosse, facendo salire il titolo dell’11%.
Ma restano le criticità strutturali. Secondo il CEO di Ryanair Michael O’Leary, Wizz Air paga oggi le conseguenze di un’espansione azzardata, accordi di leasing sfavorevoli e la mancata protezione contro l’aumento del carburante durante la pandemia. L’invasione dell’Ucraina, che ha colpito duramente l’Europa centro-orientale dove Wizz era più forte, ha fatto il resto.
Il confronto impietoso con Ryanair, che mantiene una posizione di vantaggio competitivo sui costi, mostra come le strategie adottate nei momenti critici facciano la differenza. E se da un lato O’Leary festeggia un bonus da 100 milioni per gli obiettivi raggiunti, dall’altro Wizz Air deve fare i conti con un futuro tutto da riscrivere.
https://torinocronaca.it/news/tendenze/539893/tutti-vogliono-il-sedile-11a-il-posto-miracoloso-del-volo-air-india-e-gia-leggenda.html
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