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la nuova normativa
26 Luglio 2025 - 15:00
L'aeroporto di Torino, a Caselle (To)
Dal 25 luglio, negli aeroporti europei dotati di scanner 3D di nuova generazione, è possibile portare nel bagaglio a mano fino a 2 litri di liquidi, senza doverli estrarre dalla valigia. Ma a Torino, per la maggior parte dei passeggeri, nulla è cambiato.
Il nuovo regolamento, che consente di superare il vecchio limite dei 100 ml, si applica solo dove sono stati installati i moderni scanner CTiX, capaci di rilevare anche eventuali tracce di esplosivi grazie a una tecnologia simile a quella della TAC. Tuttavia, a Caselle è presente un solo varco attrezzato con questi dispositivi, riservato al “Fast track”.
Questo significa che tutti gli altri viaggiatori devono continuare a seguire le vecchie regole: flaconi da massimo 100 ml, inseriti nell’apposita busta e separati dal bagaglio a mano durante i controlli. Una situazione che, nelle ultime ore, sta generando disagi tra i passeggeri, molti dei quali si erano già abituati all’idea di viaggiare con bottiglie più grandi e si sono visti costretti a lasciarle ai controlli di sicurezza.
Dallo scalo torinese spiegano che sono in corso le operazioni per adeguarsi alle nuove normative e che l’obiettivo è renderle operative da lunedì 28 luglio. Nel frattempo, l’unico punto aggiornato resta quello del “Fast track”, accessibile con biglietti di prima classe o acquistabile a parte al costo di 9 euro. Alcune compagnie ne includono l’uso nel prezzo, ma nella maggior parte dei casi va pagato a parte.
Il dibattito sugli scanner CTiX è aperto dal 2023, quando la Commissione Europea aveva bloccato l’introduzione delle nuove macchine a causa di criticità nella rilevazione di esplosivi. Ora il loro utilizzo è stato sbloccato anche per gli scali italiani di Malpensa, Linate, Fiumicino, Bologna, Bergamo, Catania e Torino, ma i tempi di attuazione restano diversi da aeroporto ad aeroporto.
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