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Curiosità
31 Luglio 2025 - 18:10
Tra i 103 Comuni meno popolati d’Italia, ben 29 si trovano in provincia di Cuneo, una delle realtà territoriali più vaste con i suoi 247 centri abitati. Questo dato, emerso da un’analisi aggiornata al 31 marzo 2025, mette in luce un fenomeno unico e significativo nel panorama nazionale.
La classifica delle comunità con meno abitanti vede al primo posto Morterone, in Lombardia, con appena 30 residenti, seguito da Pedesina (Sondrio) con 37. Ma subito dopo, in terz’ultima posizione, si trova Briga Alta, nel Cuneese, con appena 40 abitanti. Seguono numerosi altri piccoli centri cuneesi che superano di poco le poche decine di residenti, come Macra (41), Torresina (48), Castelmagno (50) e Bergolo (52), fino ad arrivare a Comuni con poco più di cento residenti.
Il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha sottolineato come queste micro comunità rappresentino un vero e proprio simbolo di tenacia e attaccamento al territorio: «I cittadini di questi paesi così piccoli mantengono viva una tradizione di resilienza, fatta di rapporti umani solidi e volontà di restare radicati, nonostante le difficoltà burocratiche e le sfide della modernità». Per questo motivo, la Provincia supporta queste realtà con servizi dedicati e personale specializzato, al fine di sostenerle e valorizzarle.
Sul fronte demografico, il 2024 ha evidenziato una situazione difficile: su 3.803 nascite registrate in tutta la provincia, in ben 36 Comuni non è nato neppure un bambino. Tra questi figurano numerosi piccoli paesi come Argentera, Briga Alta, Castelmagno, Elva, Gottasecca e Stroppo, solo per citarne alcuni. In alcune realtà, invece, si è registrata una sola nascita durante l’intero anno.
La presenza significativa di tante micro comunità ha portato a far nascere proprio nella Granda l’Anpci, l’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, con sede a Marsaglia, in Alta Langa. Questa associazione, fondata negli anni ’90, si è proposta come voce specifica per le esigenze particolari di questi territori, diverse da quelle delle città più grandi.
Negli ultimi anni, anche la Regione Piemonte ha promosso politiche mirate a favorire il ripopolamento delle aree interne e montane, zone in cui si concentrano questi piccoli Comuni. Qui gli abitanti continuano a resistere con determinazione, anche se la carenza di servizi rappresenta una sfida costante, con la speranza che le istituzioni possano offrire nuove opportunità per invertire la tendenza.
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