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Il caso
05 Agosto 2025 - 08:00
Da tempo era agli arresti domiciliari per violenze in famiglia, ma non si era mai davvero fermato. Non in casa, dove continuava a minacciare la madre per ottenere denaro da spendere in droga. E nemmeno all’ospedale di Ivrea, dove era ricoverato, e dove ha aggredito sanitari e pazienti, costringendo i carabinieri a intervenire più volte. L'ultimo episodio ha convinto il giudice per le indagini preliminari di Ivrea ad aggravare la misura: il 25enne, originario del Canavese, è stato trasferito in carcere. Troppo gravi e frequenti i comportamenti violenti, culminati in un episodio in corsia in cui i militari hanno dovuto usare lo spray al peperoncino per bloccarlo. Le indagini, coordinate dalla procura eporediese, hanno fatto emergere una situazione familiare compromessa. Il giovane è accusato di maltrattamenti ed estorsione. Da tempo, infatti, costringeva la madre a consegnargli denaro, minacciandola e aggredendola, senza che la donna trovasse mai la forza di denunciarlo. Una storia che si è trascinata per anni, fino all’ennesima escalation di violenza.
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