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Il caso

Crollano i prezzi del grano nella Granda: Coldiretti lancia l'allarme speculazione

Il presidente di Coldiretti Cuneo: « A pesare sono le importazioni selvagge, che fanno crollare il prezzo del prodotto nazionale»

Crollano i prezzi del grano nella Granda: Coldiretti  lancia l'allarme speculazione

Grano, immagine di repertorio

Grano pagato quasi 20 euro in meno a tonnellata rispetto al 2024 nonostante un raccolto inferiore alla media. È l’allarme lanciato da Coldiretti Cuneo, che denuncia un netto calo della redditività per gli agricoltori della provincia Granda, terza produttrice di grano del Piemonte con 934mila quintali annui su 17mila ettari coltivati.

Secondo l'associazione agricola, il crollo delle quotazioni deriva soprattutto dall’aumento massiccio delle importazioni straniere, cresciute del 28% nei primi mesi del 2025, con il grano canadese che ha registrato addirittura un raddoppio delle consegne rispetto all’anno precedente.

«I prezzi pagati agli agricoltori restano bassi mentre aumentano i costi di produzione. A pesare è ancora una volta il fenomeno delle importazioni selvagge, che fanno crollare il prezzo del prodotto nazionale», dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo, che chiede maggiore trasparenza sulla provenienza della materia prima usata dai mulini locali.

In risposta alla crisi, Coldiretti rilancia il progetto "Gran Piemonte", che nella Granda già coinvolge circa 5.000 ettari per la produzione di grano tenero sostenibile e di qualità. Un'iniziativa che, secondo il direttore Francesco Goffredo, assicura «risultati in crescita, che migliorano di anno in anno e garantiscono sempre più una positiva remunerazione alle nostre imprese».

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