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IL LUTTO

Vladimiro Zagrebelsky muore a 85 anni: magistrato, docente e custode dei diritti fondamentali

Riconosciuto con la massima onorificenza civile, Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana, Zagrebelsky era anche socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino e componente di numerosi comitati scientifici

Vladimiro Zagrebelsky muore a 85 anni: magistrato, docente e custode dei diritti fondamentali

È scomparso l’altro ieri, all’età di 85 anni, Vladimiro Zagrebelsky, giurista di fama internazionale, magistrato e docente instancabile, noto per il suo impegno nella tutela dei diritti fondamentali. Il decesso è avvenuto intorno alle ore 18 nella sua casa vacanze nel “villaggio degli avvocati” di Gressoney-La-Trinité, dove da anni trascorreva parte del suo tempo in montagna, tra amici e colleghi.
Nato a Torino nel 1940, Zagrebelsky si laureò in giurisprudenza nel 1963 e due anni dopo intraprese la carriera in magistratura. Il suo percorso professionale, costellato da incarichi di rilievo e da una profonda passione per la giustizia come servizio alla collettività, lo ha visto presiedere la Corte di Assise di Torino e ricoprire il ruolo di procuratore della Repubblica presso la Pretura torinese. È stato inoltre membro del Consiglio superiore della magistratura e ha guidato importanti uffici del Ministero della Giustizia, nonché una commissione delle Nazioni Unite a Vienna per la prevenzione del crimine e la giustizia penale.
La sua esperienza internazionale lo portò nel 2001 alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, dove operò fino al 2010, contribuendo a rafforzare la tutela dei diritti umani in Europa. Anche dopo la fine del mandato, Zagrebelsky rimase una voce autorevole nel panorama giuridico, attraverso l’attività di editorialista. Riconosciuto con la massima onorificenza civile, Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana, Zagrebelsky era anche socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino e componente di numerosi comitati scientifici.

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