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Il commento

Torino Tossic Park: il lato oscuro di una città che sta sprofondando

Tra tradizione e degrado: le sfide di Torino per affrontare l'illegalità e riqualificare aree simboliche

Torino Tossic Park: il lato oscuro di una città che sta sprofondando

Non è certo un bel vedere. Che si arrivi a Torino da Nord o da Sud, il panorama non cambia. Non solo degrado (fosse solo quello sarebbe più facile porvi rimedio), ma vere e proprie aree a cielo aperto di illegalità, dove si spaccia e ci si droga. L’ultimo Tossic Park sorto sotto la Mole, è in una delle zone più suggestive della città, Italia 61, nei pressi del laghetto. Il simbolo di una Torino moderna, pronta ad accettare le sfide del futuro, è stato abbandonato e depredato ed oggi lì vi si trovano solo pusher che trattano affari e fantasmi che camminano con l’ago piantato nel braccio. A poche centinaia di metri dal raccordo autostradale per Piacenza - Bologna - Roma e per quello verso la Liguria. Dall’altra parte, chi arriva da Milano, vede più o meno la stessa situazione. Forse meno di un tempo, o con modalità diverse da quando il Parco Stura fu liberato dai carabinieri, ma si parla del lontano 2008. Il parco, però, è rimasto tale e quale e tutti i progetti di riqualificazione della zona (si era presa anche in considerazione l’ipotesi di realizzare un campo da Golf) o sono falliti o sono finiti nel dimenticatoio. Più di recente Tossic Park Nord si era trasferito nell’area della ex Gondrand e ci sono voluti anni per “ripulire”, ma solo parzialmente quella zona. La novità, appunto, è Italia 61, e tutto il verde che circonda il laghetto e che dalla parte opposta affaccia sul Parco del Valentino, per ora ancora immune dall’invasione del commercio di droga, anche se non è raro intravedere pusher all’opera, ma lì il controllo delle forze dell’ordine è particolarmente serrato. Dunque, Benvenuti a Torino Tossic Park, un biglietto da visita, per una città che sta scoprendo una vocazione turistica, che lascia interdetti.

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