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Il fatto

Lago d'Orta: dieci animali uccisi dai lupi in un'azienda di Pella

Attacco di lupi a un allevamento di Pella riaccende il dibattito sulla coesistenza tra fauna selvatica e attività agricole sul Lago d'Orta

Lago d'Orta: dieci animali uccisi dai lupi in un'azienda di Pella

La quiete del Lago d'Orta è stata spezzata da un episodio che riaccende il dibattito sulla presenza dei lupi nel territorio piemontese. Nella notte tra il 9 e il 10 agosto, un'azienda agricola di Pella ha subito un attacco devastante: due lupi hanno ucciso dieci animali, tra capre e pecore.

UN ATTACCO NEL CUORE DELLA NOTTE
Il bilancio è pesante: sette capre e tre pecore sono state trovate morte all'alba dall'allevatore, che ha immediatamente denunciato l'accaduto sui social e alle autorità competenti. Sul luogo dell'attacco sono intervenuti i carabinieri forestali per effettuare i rilievi del caso e avviare le indagini necessarie a ricostruire la dinamica dell'episodio.

L'azienda agricola colpita non ha nascosto l'amarezza per quanto accaduto, sottolineando come l'attacco abbia causato non solo un danno economico significativo, ma anche un trauma per chi dedica la propria vita all'allevamento di questi animali.

LA POSIZIONE DELLE ISTITUZIONI E POSSIBILI SOLUZIONI
La vicenda ha immediatamente attirato l'attenzione delle istituzioni locali. La Provincia di Novara ha diffuso una nota ufficiale in cui esprime preoccupazione per l'aumento degli episodi di predazione nella zona.

«La tutela della fauna selvatica è un valore irrinunciabile, ma non può mai essere disgiunta dalla sicurezza dei cittadini, degli allevatori e delle loro attività», si legge nella comunicazione provinciale. Il documento evidenzia come gli attacchi in prossimità delle abitazioni e delle aziende agricole stiano diventando sempre più frequenti, segnale che la popolazione di lupi nella zona potrebbe aver raggiunto livelli critici.

Giuseppe Maio, consigliere provinciale delegato a Caccia e pesca, non usa mezzi termini nel chiedere un cambio di strategia: «Auspico che le autorità regionali e nazionali attuino un monitoraggio costante e trasparente, un controllo efficace della diffusione del lupo e, laddove necessario, interventi di contenimento fino all'abbattimento selettivo». L'obiettivo dichiarato è quello di mantenere la zona del Lago d'Orta come «un luogo sicuro, dove turisti ed escursionisti possano godere della bellezza dei sentieri e della ricchezza della fauna, sapendo che l'equilibrio tra natura e comunità umana è tutelato con serietà e coraggio».

UN PROBLEMA PRESENTE IN TUTTO IL PIEMONTE
L'episodio non rappresenta un caso isolato nel panorama piemontese: gli attacchi di lupi al bestiame, infatti, sono in aumento in diverse zone della regione, alimentando tensioni tra chi sostiene la necessità di proteggere questa specie e chi invece chiede misure più drastiche per contenere i danni agli allevamenti.

La questione solleva interrogativi complessi sulla coesistenza tra fauna selvatica e attività umane in un territorio che vede nel turismo e nell'agricoltura due dei suoi pilastri economici principali.

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