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La storica Kodak rischia di chiudere: è di nuovo sull'orlo del fallimento

Dopo la bancarotta del 2012, il marchio simbolo della fotografia potrebbe non riuscire a pagare i debiti

La storica Kodak rischia di chiudere: è di nuovo sull'orlo del fallimento

Un'insegna Kodak Films

La Kodak, storica icona della fotografia, ha annunciato di non avere risorse finanziarie sufficienti per coprire i debiti in scadenza nei prossimi mesi, ammettendo “dubbi sostanziali” sulla possibilità di proseguire l’attività. L’azienda si dice comunque fiduciosa di riuscire a pagare una parte significativa delle obbligazioni, rinegoziare o rifinanziare il resto e ottenere liquidità interrompendo i pagamenti del piano pensionistico. L’annuncio, diffuso dopo i risultati del secondo semestre, ha fatto crollare il titolo in Borsa del 25%.

Fondata nel 1892 da George Eastman, Kodak rivoluzionò la fotografia con la prima fotocamera accessibile a tutti. Negli anni ’70 arrivò a controllare il 90% del mercato statunitense delle pellicole e l’85% di quello delle fotocamere, con la pellicola Kodachrome entrata anche nella cultura pop grazie a una celebre canzone di Paul Simon.

Il declino iniziò con un’invenzione interna: nel 1975 l’ingegnere Steve Sasson creò la prima fotocamera digitale. Un rapporto interno predisse il sorpasso del digitale entro il 2010, ma i vertici non investirono nella nuova tecnologia, convinti che i consumatori non volessero rinunciare alla stampa su carta. Con l’avanzata del digitale, la posizione di Kodak crollò fino alla bancarotta del 2012. Allora, grazie alla protezione del Chapter 11 e a un prestito di 950 milioni di dollari da Citigroup, riuscì a riorganizzarsi.

Oggi, a poco più di un decennio di distanza, il marchio che ha segnato la storia della fotografia si trova di nuovo sull’orlo del fallimento.

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