l'editoriale
Cerca
STORIE
15 Agosto 2025 - 22:00
Andrea Matteucci nacque il 24 aprile 1962 a Torino, figlio di un operaio con precedenti penali per furto e ricettazione. Il padre abbandonò la famiglia l'anno stesso della sua nascita, lasciando la madre, Maria Pandiscia, a crescere il figlio da sola. Tuttavia, la madre affidò Andrea alla sorella Lina a Foggia, dove visse fino all'età di cinque anni. Successivamente, si trasferì con la madre ad Aosta, dove fu ospitato in un istituto religioso fino ai nove anni. Durante questo periodo, Andrea assistette a incontri della madre con i suoi clienti, esperienze che segnarono profondamente la sua psiche. In seguito, dichiarò: «Io odio le donne che si fanno pagare per stare con gli uomini». A 14 anni, Andrea tentò di rapinare la macelleria dove lavorava, ma una settimana dopo si costituì spontaneamente. Trascorse i successivi quattro anni in una comunità, periodo durante il quale sviluppò una crescente sfiducia nei confronti delle donne e della società in generale. Al termine di questo periodo, iniziò a lavorare come meccanico a Quart, in Valle d'Aosta. Nel 1980, all'età di 18 anni, Andrea commise il suo primo omicidio: uccise Domenico Raso, un commerciante di frutta e verdura di 50 anni, accoltellandolo tra le rovine del Teatro Romano di Aosta. Raso aveva fatto avances sessuali nei suoi confronti, e Andrea lo uccise ritenendo che un uomo non dovesse comportarsi in quel modo. Questo delitto rimase irrisolto per anni, fino a quando Andrea lo confessò durante gli interrogatori successivi. Negli anni successivi, Andrea condusse una vita apparentemente normale: si sposò, ebbe un figlio e lavorò come scalpellino. Tuttavia, la sua vita familiare andò deteriorandosi, e nel 1992 iniziò a frequentare prostitute. Il 30 aprile di quell'anno, uccise Daniela Zago, una prostituta torinese, a Brissogne. Dopo un diverbio riguardo al prezzo della prestazione sessuale, Andrea le sparò due colpi di pistola in testa. Nonostante la gravità delle ferite, Daniela non morì subito; Andrea la portò in un luogo isolato e le sparò nuovamente, uccidendola. Seppellì il corpo nei pressi del luogo del delitto, ma un mese dopo, temendo che i resti potessero essere scoperti, disseppellì il cadavere e lo bruciò in una discarica. Nel 1994, Andrea uccise Clara Omoregbee, una prostituta nigeriana, ad Arnad. Dopo aver consumato un rapporto sessuale con lei, la colpì con un pugno e la uccise sparandole due colpi di pistola, uno dei quali alla testa. Non soddisfatto, compì atti di necrofilia con il cadavere. Successivamente, sezionò il corpo con un coltello da cucina, bruciò i resti ad Arvier e gettò le ceneri nel fiume Dora. Il 10 settembre dello stesso anno, tentò di uccidere Lucy Omon, una prostituta nigeriana, ma la donna riuscì a fuggire. Il 12 maggio 1995, Andrea uccise Albana Dakovi, una prostituta albanese di 20 anni. Dopo un rapporto sessuale, la colpì alla testa con una chiave inglese e la pugnalò. Nascose il corpo nel furgone e si recò a Saint-Pierre per firmare il registro, come previsto dalle sue condizioni legali. Come per le precedenti vittime, bruciò i resti. Il 26 giugno 1995, Andrea fu arrestato grazie a una lettera anonima inviata dal protettore di Albana, che aveva visto la ragazza salire sul furgone di Andrea e aveva annotato la targa. Durante gli interrogatori, Andrea confessò gli omicidi e fu condannato a 28 anni di carcere e a 3 anni in un ospedale psichiatrico giudiziario. Scontò la pena e il 9 marzo 2017, all'età di 55 anni, fu rilasciato e trasferito in una struttura sanitaria psichiatrica. Nel 2022, mentre si trovava in una comunità terapeutica, incontrò il figlio dopo 26 anni, chiedendo scusa per i crimini commessi e raccontando la sua vita attuale.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..