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Sanità in Piemonte
15 Agosto 2025 - 11:56
Thomas Schael
Principio di incendio alle Molinette perché qualcuno ha disatteso la direttiva del commissario Schael che vieta il fumo in ospedale, mentre le fiamme sarebbero scaturite proprio da un mozzicone. E dopo l’amico (un collaboratore di Chieti di Schael), che gli è rimasto vicino, se non altro telefonicamente, anche in questi cinque mesi, alle Molinette e dintorni si levano le prime voci a favore del dirigente della Sanità che ieri è stato giubilato “a sua insaputa” (vedi a pagina 5). Non pochi dipendenti hanno segnalato alla redazione la mancata ottemperanza delle disposizioni relative al fumo disposte dal “tedesco”, come a dire: «Guardate che sa il fatto suo e ha ragione. Licenziarlo dopo poche settimane sarebbe una catastrofe, indipendentemente da chi verrà dopo». C’è poi chi ricorda che per la Sanità piemontese, in passato, Thomas Schael abbia già fatto molto.
Nel passaggio tra la giunta Cota e quella di Chiamparino (assessori Ugo Cavallera e Antonio Saitta), il manager era stato nominato commissario per mettere i conti a posto, cosa che aveva fatto in tempi rapidissimi, suscitando soddisfazione a destra come a sinistra. Comunque sia, indietro non si torna e anche il “tedesco”, pare essersene convinto. Resta aperto il capitolo più squisitamente politico di cui se ne saprà di più a settembre con la riapertura dei lavori del Consiglio Regionale. Bisognerà vedere se l’assemblea di Palazzo Lascaris accetterà supina e silente la decisione dell’assessore Riboldi, oppure si leverà qualche scudo, non tanto in difesa del commissario, ma sulla responsabilità politica della sua nomina, cancellata con un tratto di penna solo pochi mesi dopo. L’altra incognita riguarda il governatore Cirio, anche lui silente, almeno per ora, sulla vicenda più calda dell’estate.
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