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IGIENE E SICUREZZA
22 Agosto 2025 - 11:00
Dal 1° settembre, un'importante novità scuote il mondo della nail art, sempre più in voga grazie a trend lanciati sui social come Instagram e TikTok. L'Unione Europea ha infatti deciso di vietare l'utilizzo di due composti chimici, il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO) e il Dimethyltolylamine, comunemente impiegati in gel e smalti semipermanenti che necessitano di luce UV per indurire. La misura, che inciderà profondamente sull'attività di saloni e centri estetici, mira a tutelare la salute pubblica.
I nuovi regolamenti si basano sull'aggiornamento dell'allegato CLP, il quale classifica le sostanze chimiche pericolose. Secondo un portavoce della Commissione Europea, le due sostanze sono ora classificate come "presunte tossiche per la riproduzione umana" sulla base di studi scientifici. Per questo motivo, sono state aggiunte alla lista degli ingredienti vietati nei prodotti cosmetici, senza possibilità di deroga.
Gli esperti del settore accolgono la notizia in maniera positiva, considerandola un passo avanti verso una maggiore sicurezza. Carla Scesa, chimico e docente di cosmetologia, ha spiegato che in un'epoca caratterizzata da un elevato inquinamento chimico-ambientale, è fondamentale eliminare i prodotti potenzialmente rischiosi. La docente ha aggiunto che le nuove restrizioni dovrebbero essere viste come uno stimolo per la ricerca e lo sviluppo di alternative più sicure, un'occasione per il settore di evolversi. Anche Cosmetica Italia si è mossa rapidamente, informando le aziende associate e raccomandando il ritiro dal mercato dei prodotti non conformi.
Il divieto non riguarda solo la produzione, ma si estende anche all'utilizzo nei centri estetici. La Cgia di Mestre ha sottolineato che, a partire dal 1° settembre, i professionisti non potranno più usare i prodotti contenenti le sostanze incriminate, nemmeno se già in loro possesso. Per questo motivo, gli operatori dovranno controllare l'etichetta degli articoli e, se necessario, contattare i fornitori per chiarimenti. Roberto Papa, segretario nazionale di Confestetica, ha messo in guardia contro le svendite di prodotti che rischiano di diventare inutilizzabili, specificando che i fornitori hanno il dovere di ritirare le scorte non conformi.
Anche i consumatori sono chiamati a essere vigili. Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori, ha consigliato ai clienti di chiedere di visionare i prodotti utilizzati e di verificare l'etichetta per assicurarsi che non contengano TPO. In caso di irregolarità, ha suggerito di segnalare i prodotti alle autorità competenti. La normativa europea, che richiede ai produttori di registrare i loro prodotti e di elencare gli ingredienti, mira a garantire la sicurezza e la traspareza per tutti.
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