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pari diritti
25 Agosto 2025 - 18:20
La sindaca Patrizia Manassero
Per la prima volta, il Comune di Cuneo ha registrato due atti di riconoscimento successivo alla nascita per i figli di una coppia omogenitoriale formata da due donne. I piccoli, che hanno tre anni e pochi mesi, sono nati grazie a un percorso di procreazione medicalmente assistita all’estero.
Le due madri avevano già chiesto in passato che venisse riconosciuta anche la madre intenzionale, ovvero quella che non ha partorito i bambini, ma che ne ha condiviso il progetto genitoriale. Fino a oggi, tuttavia, la richiesta era rimasta senza risposta: le norme in vigore vietavano agli uffici comunali di procedere, in assenza di una norma nazionale chiara e di un’autorizzazione da parte del Ministero dell’Interno.
Tutto è cambiato con la sentenza della Corte Costituzionale del 22 maggio 2025, che ha aperto la strada al riconoscimento giuridico dei figli da parte della madre intenzionale nelle coppie omogenitoriali. Una svolta che ha dato finalmente un volto alla giustizia attesa da tante famiglie in Italia. «Questi due bambini possono oggi vedere riconosciuta la loro famiglia per quella che è davvero», hanno commentato la sindaca Patrizia Manassero e l’assessora alle pari opportunità Cristina Clerico. «Non è un mero atto amministrativo: è espressione di uno Stato che finalmente riconosce e dà garanzia di pari diritti per questi bambini».
Il riconoscimento non è soltanto simbolico: consente ai bambini di avere due genitori legalmente riconosciuti, con pieni diritti e doveri, e di essere tutelati in ogni aspetto della loro crescita. Significa sicurezza, stabilità e pari opportunità. Cuneo entra così in un elenco sempre più lungo di comuni italiani che, alla luce delle nuove indicazioni costituzionali, scelgono di garantire diritti reali a tutte le famiglie, senza esclusioni.
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