Cerca

sport

Adidas fa il botto con il record di Kubheka, ma si parla più delle scarpe che di sport

Un’impresa storica sul circuito di Nardò, ma è soprattutto una grande operazione di marketing per promuovere le nuove calzature high-tech del marchio tedesco

Adidas fa il botto con il record di Kubheka, ma si parla più delle scarpe che di sport

Nelle prime ore di martedì 26 agosto, il sudafricano Sibusiso Kubheka, 27 anni, ha stabilito un nuovo primato correndo 100 chilometri in 5 ore, 59 minuti e 20 secondi sul circuito automobilistico di Nardò, in Puglia. Nessuno era mai riuscito a completare questa distanza in meno di 6 ore, e Kubheka ha battuto il precedente record di oltre 6 minuti, appartenuto al lituano Aleksandr Sorokin.
L’evento, chiamato “Chasing 100”, è stato organizzato da Adidas con l’obiettivo dichiarato di legare il marchio a un record e ai suoi nuovi prodotti, in particolare alle scarpe Adizero Evo Prime X, appositamente modificate per l’occasione. Oltre a Kubheka e Sorokin, hanno partecipato anche altri tre atleti: il giapponese Jo Fukuda, lo statunitense Charlie Lawrence e l’etiope Ketema Negasa, nessuno dei quali è riuscito a scendere sotto le 6 ore.

Adidas ha percorso la strada già aperta da Nike, che nei mesi scorsi aveva organizzato eventi simili con la mezzofondista keniana Faith Kipyegon e il maratoneta Eliud Kipchoge. Quest’ultimo, nel 2019, riuscì a correre una maratona in meno di due ore, in un evento fuori dalle competizioni ufficiali ma studiato per massimizzare le prestazioni. Questi eventi, pur impressionanti, sono “record non ufficiali”: si svolgono in condizioni ottimali, con temperature, percorso e supporti tecnologici scelti ad hoc, e spesso utilizzano attrezzature non ammesse dalle regole delle federazioni sportive. Nel caso di Kubheka, le scarpe Adizero Evo Prime X, con una suola particolarmente alta e adattata ai singoli atleti, non sarebbero utilizzabili nelle gare ufficiali secondo World Athletics.

Il primato di Kubheka è indubbiamente eccezionale: ha corso a una media di 3 minuti e 36 secondi per chilometro, un ritmo che la maggior parte dei runner amatoriali faticherebbe a mantenere anche per un solo chilometro. Tuttavia, l’attenzione mediatica e pubblicitaria sembra concentrarsi più sui prodotti di Adidas che sulla performance degli atleti stessi. La strategia di marketing ha però suscitato riflessioni sul rapporto tra sport e tecnologia. Se da un lato è stimolante vedere come la scienza possa spingere i limiti umani, dall’altro è inevitabile chiedersi quanto il merito vada all’atleta e quanto invece agli strumenti messi a disposizione da grandi aziende.

Kubheka stesso non era considerato uno degli ultramaratoneti più forti prima di questa impresa: il suo miglior tempo sulla mezza maratona è di 1 ora, 1 minuto e 36 secondi, lontano dai record mondiali ufficiali. Eppure, con il supporto delle nuove tecnologie di Adidas, ha saputo entrare nella storia della corsa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.