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Istruzione
27 Agosto 2025 - 10:15
Da quest'anno scolastico dire addio ai cellulari in classe non sarà più solo una regola di buon senso, ma un vero e proprio obbligo. Con la circolare del 16 giugno 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha esteso anche alle scuole superiori il divieto di utilizzo degli smartphone durante le lezioni e, più in generale, nell’orario scolastico.
Le scuole hanno quindi aggiornato regolamenti interni e patti di corresponsabilità con famiglie e studenti.
Molti studenti lo vivono come una punizione, ma il Ministero spiega che la misura nasce per tutelare salute e rendimento scolastico. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come un uso eccessivo del telefono influisca negativamente su concentrazione, benessere psicologico e risultati scolastici.
I dati delle prove Invalsi confermano: cresce la percentuale di diplomati con gravi lacune in Italiano e Matematica.
Le scuole stanno valutando diverse soluzioni per gestire i telefoni:
Portaoggetti in aula: tasche numerate appese al muro, dove ogni studente ripone il proprio cellulare al momento di entrare. Costo contenuto, circa 15 euro.
Armadietti con chiave: sistemi più sicuri ma costosi, anche oltre i 70 euro l’uno.
La decisione finale spetterà ai collegi docenti e ai consigli d’istituto a inizio settembre.
Un liceo di Monfalcone (Friuli-Venezia Giulia) ha scelto la linea dura: dal 1° settembre 2025 il divieto sarà totale, senza eccezioni. Vietato l’uso degli smartphone non solo durante le lezioni, ma anche in intervallo, spostamenti, attività extra, laboratori e persino gite scolastiche.
“La scuola – si legge nella circolare interna – deve essere il luogo in cui recuperiamo la profondità delle relazioni e della conoscenza. Mettere da parte lo smartphone significa imparare ad ascoltare, discutere, costruire idee solide”.
Non tutti gli istituti scelgono lo stop drastico. A Massa di Somma (Napoli), la preside Marina Petrucci propone un approccio partecipato: “Il divieto deve essere condiviso, altrimenti si rischia di alimentare conflitti. Ascoltare i ragazzi è fondamentale: spesso sanno darci soluzioni preziose”.
Il nuovo anno scolastico porterà con sé un cambiamento profondo: meno smartphone e più attenzione alla vita reale tra i banchi. Che si scelga la linea dura o quella del confronto, l’obiettivo resta lo stesso: educare i giovani a un uso più consapevole della tecnologia.
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